MILANO – L’Italia guadagna 3 punti importanti rispetto allo scorso anno nella classifica di Transparency International. Un salto in avanti che le consente di compiere un balzo i 10 posizioni nella classifica dei 180 Paesi oggetto dell’analisi che si concentra sui livelli di corruzione. Il rapporto diffuso oggi posiziona dunque l’Italia al 42esimo posto, con un punteggio di 56. Lo scorso anno il nostro paese era fermo al 52esimo posto.
L’Indice elaborato annualmente dalla più importante organizzazione anticorruzione a livello globale classifica i Paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l’impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad esperti provenienti dal mondo del business. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello di corruzione percepita).
Il progresso dell’Italia evidenziato in questa edizione del rapporto, in linea con il costante miglioramento dal 2012 ad oggi, è il risultato della crescente attenzione dedicata al problema della corruzione nell’ultimo decennio e fa ben sperare per la ripresa economica del Paese dopo la crisi generata dalla pandemia.
La fase di rilancio del Paese richiede infatti la massima attenzione alla prevenzione dei rischi di corruzione, affinché gli impegni presi per la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica, la sanità e le infrastrutture possano trovare piena realizzazione.
(LaPresse)