Giustizia, Mattarella: “Servono riforme”. Il Csm approva il parere sulla procura Ue

Su Palazzo dei Marescialli ancora brucia lo scandalo esploso con il caso Palamara, che due anni fa ha lasciato ferite profonde non del tutto rimarginate

ROMA – Il plenum del Csm approva il parere sulla procura europea e l’assemblea, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della ministra Marta Cartabia, diventa occasione per parlare di Europa e giustizia. Nell’Unione “uno spazio di comuni diritti impone la ricerca di pervenire a soluzioni condivise”, evidenzia il capo dello Stato. Sottolineando che il progetto votato “è un percorso ancora in atto”, “complesso da realizzare” e per il quale sono “indispensabili soluzioni comuni a fronte di quadri nazionali” spesso difformi. Guardando all’Italia, “la guida del ministero della Giustizia è sempre di importanza primaria”, aggiunge il presidente. Pensando ai “necessari e importanti interventi riformatori” allo studio del Parlamento.

Lo scandalo del caso Palamara

Su Palazzo dei Marescialli ancora brucia lo scandalo esploso con il caso Palamara, che due anni fa ha lasciato ferite profonde non del tutto rimarginate. “Gli scandali possono generare anche opportunità, purché si sappia riflettere sui propri errori invertendo rotte e imboccando cammini virtuosi – afferma il vice presidente David Ermini -. La gran parte dei magistrati ha voglia e bisogno di riscatto, e il Consiglio superiore ha il dovere di non deludere le aspettative di rinnovamento, nella consapevolezza che la credibilità di un ordine giudiziario e la sua capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema istituzionale e alla vita della Repubblica”.

La riforma allo studio

Proprio sulla riforma allo studio, Ermini invita la ministra a tornare in plenum per un confronto. Lei assicura che lo farà e con il pensiero all’Europa spiega: “Il progetto relativo all’EU Public Prosecutor’s Office (Eppo) non può decollare senza l’Italia. Del resto, l’Italia è parte significativa in questo progetto come denota la presenza all’interno della struttura centrale in una posizione di rilievo, con Danilo Ceccarelli investito del ruolo di viceprocuratore capo”. Il processo in corso, “costituisce a livello europeo un momento fondamentale nella cooperazione giudiziaria”, chiosa Ermini. Che tra i ‘compiti gravosi’ che attendono la procura Ue mette al primo posto il Recovery Plan.

Gli obiettivi

Tutti d’accordo sulla massima attenzione che il tema richiede. “Occorre impedire che le distorsioni illecite nell’impiego dei fondi europei riducano il potenziale straordinario di crescita proprio di questa misura – conclude -. Non possiamo permetterci di vanificare, anche solo in parte, una occasione preziosa di ripresa, ricostruzione e rilancio del nostro paese qual è il progetto di finanziamento Next Generation Eu”.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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