Giustizia, Palamara: “Per Csm serve sorteggio per abbattere le correnti”

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Luca Palamara

ROMA – È cambiato qualcosa in magistratura e al Csm, dopo il Palamaragate? “Assolutamente no, i recenti fatti sulla procura di Milano e le nomine annullate a Roma e non solo testimoniano la permanenza degli accordi correntizi. Cambiano gli attori ma il Sistema rimane immutato. Troppo facile schierarsi dalla parte di chi è più forte, rinnegando e non spiegando come e perché si diventa vicepresidente del Csm, ad esempio. Sarebbe giusto che prima o poi Ermini lo dicesse. Non è più il tempo di don Abbondio”. Così l’ex magistrato candidato alle Suppletive di Roma, Luca Palamara, in una intervista a Il Giornale.

“Sono state annunciate tante querele sulle dichiarazioni a verbale sulla loggia Ungheria, spetterà alla magistratura, dopo più di 2 anni, verificarne la fondatezza. Io ho sentito la necessità di squarciare il velo di ipocrisia che ha caratterizzato la mia vicenda, sul meccanismo delle correnti. Per questo ho voluto rafforzare il racconto già fatto nel libro “Il Sistema”, candidandomi alle suppletive. Un modo per testimoniare anche all’interno dell’istituzione ciò che non ha funzionato in questi anni nei rapporti tra politica e magistratura”, spiega. (LaPresse)

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