La riforma della prescrizione entra in vigore dal primo gennaio. Dopo la sentenza di primo grado “non si torna a casa senza una risposta da parte dello Stato”. A dirlo ieri sera è stato il ministro Alfonso Bonafede.
“Il 7 gennaio – ha aggiunto il guardasigilli – ci incontreremo per ridurre i tempi del processo penale in Italia e valutare tutte le proposte che arrivano dalle varie forze politiche. L’obiettivo è di avere i tre gradi di giudizio in massimo 4 anni”.
La decisione presa dal vertice del governo, però, non convince Italia Viva: con il partito di Matteo Renzi è tornata la tensione.
Verrà modificata anche la norma riguardante le intercettazioni venendo corretta, ha aggiunto il ministro della Giustizia, in due punti: “Il pubblico ministero torna ad avere la supervisione nella scelta tra intercettazioni rilevanti e non rilevanti; per il difensore ci sarà la possibilità di richiedere una copia solo delle intercettazioni rilevanti. Quelle irrilevanti le potrà ascoltare e se c’è divergenza sulla rilevanza o meno di queste si andrà dal pm”