ROMA – “Una gravissima mancanza di rispetto, lo Stato tratta con chi ha potere di trattare e la parola responsabilità fa parte del vocabolario delle aziende che si siedono al tavolo delle Istituzioni”. Cosa che invece ieri non è avvenuta. A Firenze, il ministero dello Sviluppo economico aveva convocato un tavolo con azienda, sindacati, enti locali e ministero del Lavoro per affrontare il caso Gkn, dove a 422 persone è stato comunicato via mail il licenziamento. Ma al tavolo in Prefettura con la viceministra del Mise Alessandra Todde, il fondo britannico ha mandato, in videocollegamento, un avvocato. “Non mi era mai capitato, questa non è una crisi industriale ma una vertenza con tematiche finanziarie, lo stabilimento è stato trasformato in un prodotto finanziario, non è un atteggiamento corretto nel metodo e nel merito”, dice intervistata dal Corriere della sera.
Poi assicura: “Riconvocheremo il tavolo in tempi brevi e lavoreremo in sinergia con tutte le istituzioni per una soluzione concreta per la città e i lavoratori”.
E sul blocco dei licenziamenti: “Come M5s avevamo chiesto una proroga per poter contare su una ripresa economica più robusta e su un’offerta di posti di lavoro che poteva aiutare eventuali criticità. In un governo di coalizione si è arrivati a una mediazione, anche con Confindustria e parti sociali, che è stata ritenuta adeguata”.
(LaPresse)