Oggi parte il campionato del Gladiator. Allo stadio “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere i nerazzurri ospitano il Micri alle 17 nell’impianto di via Martiri del Dissenso. Un ritorno in Eccellenza dopo cinque anni che avviene dopo l’amara retrocessione nel travagliato anno del Centenario. Un duro colpo per la Santa Maria Capua Vetere sportiva che adesso cerca in fretta di tornare in Serie D. Sebbene sia quello l’augurio di tutti i tifosi, bisogna dare tempo al tempo perché la squadra ha bisogno del tempo, appunto, per amalgamarsi. In virtù del ripescaggio fallito, la rosa è stata composta in netto ritardo (con i calciatori liberi sul mercato) rispetto alle avversarie ed ha iniziato tardi la preparazione atletica. Aspetti che non vanno trascurati in quella che dovrebbe essere la stagione della rinascita.
Già da inizio anno si sta assistendo a delle pressioni che non fanno bene all’ambiente, poiché si chiede la luna ad una squadra che, anche sulla carta, è inferiore alle tre big del girone A: Afragolese, Nola e Real Normanna. Buona squadra allestita in tempo ridotto ma ovviamente mancano dei tasselli che ora non è facile trovare perché quasi tutti i calciatori sono accasati. I play-off sono il vero obiettivo del Gladiator ma è ovvio che tutto è modificabile con rendimenti altisonanti ed exploit che farebbero felice la proprietà e la piazza.
Parlare in alcune interviste pubbliche di vincere il campionato è ed è stato deleterio, poiché il Gladiator non ha bisogno di pressioni in un momento di ricostruzione e, probabilmente, non si sono fatti i conti con le corazzate partite a maggio (due mesi in anticipo rispetto ai sammaritani). Co un allenatore giovane ma molto ambizioso come Vincenzo Platone che ha le sue idee e le sta trasmettendo alla squadra. Le due sconfitte contro Ercolanese e Portici hanno già fatto scattare i primi malumori tra i tifosi che, però, devono aspettare un attimo prima di dare conclusioni affrettate: la delusione è comprensibile per l’epilogo dello scorso anno ma ora è una nuova annata, con quasi tutti volti nuovi. Il Gladiator ha bisogno che tutti remino dalla stessa parte, solo in questo modo i calciatori potranno dare il meglio di sé e compiere una stagione positiva che riporti l’entusiasmo all’ombra dell’Anfiteatro.