NAPOLI – La maxi inchiesta contro i reggenti degli Amato-Pagano, apre la strada al nuovo clan del Quartiere 167, che ora può pensare in grande e puntare a sostituire gli Scissionisti nell’intera area nord della città (non solo nel quartiere Scampia). Fanno gola le estorsioni a Melito e Mugnano. Adesso potrebbe cambiare tutto. Il blitz con 53 arresti può stravolgere lo scacchiere e i rapporti di forza tra i clan, spiega un investigatore esperto.
Il motivo è semplice: tra gli arrestati ci sono figure di spicco, con ruoli operativi negli Amato-Pagano. Questi hanno dovuto affrontare negli ultimi giorni la rivolta dei ‘colonnelli’ di Scampia. In pratica i colonnelli di Scampia degli Amato-Pagano si sono dichiarati indipendenti e hanno formato una nuova cosca nel Quartiere 167. Risultato? Gli Scissionisti e la Vanella Grassi sono stati estromessi dagli ‘affari’ di Scampia. E adesso si ritrovano ancora più deboli e vulnerabili, dopo la retata con 53 arresti.
Del resto i numeri contano. Quarantatré persone sono finite in carcere, dieci agli arresti domiciliari, tre indagati a piede libero. Un colpo duro per il clan Amato-Pagano. La cosca opera principalmente nei comuni di Melito e Mugnano, oltre a controllare alcune aree dei quartieri di Secondigliano e (fino a poco tempo fa) Scampia.
Secondo gli inquirenti, è stato colpito anche il vertice della cosca degli Scissionisti: il clan, dopo gli arresti dei capi storici, si sarebbe riorganizzato sotto l’egida delle sorelle Debora Amato e Monica Amato, figlie di Rosaria Pagano (estranea all’inchiesta) e del defunto Pietro Amato. Ma per la Procura, ai vertici c’erano anche altre persone, come Gennaro Liguori, Enrico Bocchetti ed Emanuele Cicalese e Domenico Romano (marito di Debora Amato).
L’indagine è stata condotta dal centro Dia guidato dal dirigente Claudio De Salvo con il generale Michele Carbone. Gli investigatori hanno monitorato i discendenti degli Amato-Pagano. Non solo. Hanno esaminato i rapporti tra detenuti e affiliati liberi, per raccogliere elementi per le indagini. Tutto cristallizzato nell’ordinanza di custodia cautelare, eseguita l’altro ieri mattina.
Il provvedimento, hanno spiegato dalla Procura, trae origine dalle indagini a carico di esponenti apicali del clan Amato-Pagano, sodalizio nato dalla sanguinosa ‘scissione’ dallo storico clan Di Lauro, e per questo definito anche clan degli ‘scissionisti’. Ora i rivali possono fare un passo avanti: in primis gli ex colonnelli della 167 che si sono dichiarati indipendenti a Scampia, ma anche i Licciardi della Masseria Cardone.
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