AUGUSTA – Ancora Francesco Molinari show all’Augusta National (par 72) dove con lo score di 203 (70 67 66, -13) si è portato da solo al comando dell’83° Masters Tournament. Ad Augusta in Georgia, l’azzurro inizierà il giro finale con due colpi di vantaggio su Tiger Woods, anch’egli in grande spolvero, e su Tony Finau (205, -11), autore di un 64 (-8, un eagle, sei birdie). Saranno in corsa per il titolo anche Brooks Koepka, quarto con 206 (-10), e Webb Simpson e Ian Poulter, quinti con 207 (-9).
Qualche chance per Dustin Johnson, Matt Kuchar, Justin Harding, Xander Schauffele e Louis Oosthuizen, settimi con 208 (-8). Fuori gioco Rickie Fowler, 12° con 209 (-7), e Phil Mickelson, 14° con 210 (-6), mentre continua il Masters deludente di Jordan Spieth, 22° con 212 (-4), di Bryson DeChambeau, 31° con 214 (-2), e di Rory McIlroy, 39° con 215 (-1). Francesco Molinari ha girato in 66 (-6) colpi realizzando sei birdie, di cui quattro di fila dalla buca 12 alla 15. Ha condotto 43 buche senza bogey. Infatti ha segnato l’unico alla 11/a del primo giro.
E’ la miglior sequenza degli ultimi 25 anni al Masters. Ha colto 10 fairway su 14 e 13 dei 18 green usando il putter 27 volte. “Ieri ho effettuato un ottimo giro senza sbavature – ha dichiarato l’azzurro – Oggi ce ne sono state alcune, ma sono stato bravo a recuperare quando è servito. Sono rimasto parecchio soddisfatto del putting e, in particolare, sono stati importanti due putt alle buche 4 e 5 per salvare il par. Ho giocato molto bene sulle seconde nove buche, che qui fanno spesso la differenza. Sono contento delle cose che sto facendo adesso, però sono cosciente che nello sport i risultati sono effimeri.
Ci sono dei periodi in cui tutto va bene e altri no per cui, a prescindere dall’esito del Masters, io e la mia squadra continueremo a seguire i nostri programmi. C’è sempre da migliorare e questo rappresenta un ulteriore stimolo”. Molinari giocherà ancora insieme a Woods. La prima volta che lo vide ad Augusta fu nel 2006, quando fece da caddie al fratello Edoardo, in terna con Tiger che difendeva il titolo. Dopo 13 anni insieme sul tee, ma per contendersi la giacca verde. “E’ sempre un piacere incontrarlo in situazioni così importanti come già accaduto a Carnoustie nell’Open Championship. Contro di lui ho effettuato dei giri buoni e altri meno. Ma mi comporterò come al solito concentrandomi soltanto su quello che debbo fare io. Su cosa potrò controllare e vedere alla fine se sarà stato abbastanza”.
(LaPresse)