Milano, 29 apr. (LaPresse) – Con una lunga lettera al Corriere della sera pubblicata in prima pagina, il capo politico del M5S Luigi Di Maio rivolge un appello al Pd. Dall’immigrazione alle tasse, dal lavoro alla povertà, “ecco i punti in comune”, scrive. “Sono fiducioso perché sulla carta – la carta dei programmi – ci sono tanti punti di convergenza che vanno nella direzione di soddisfare le esigenze dei cittadini, nostro unico interesse”, afferma il leader dei Cinque Stelle, che mette in guardia: “Non ci illudiamo che i programmi elettorali abbiano sempre una valenza, ma adesso è il momento di mettere alla prova la politica affinché dimostri che non si tratta solo di parole, ma di obiettivi concreti che si possono tradurre in fatti, con tempi e procedure concordate”.
Una delle funzioni del Movimento, sottolinea Di Maio, “è proprio questa. I programmi per noi valgono nel momento in cui si dimostra di volerli realizzare. Ad esempio se si parla di Europa si parla di immigrazione. In comune c’è la revisione del Regolamento di Dublino e l’equa ripartizione dei migranti tra tutti i Paesi dell’Unione Europea”. E ancora: “Se si può fare qualcosa di buono per l’Italia e mettere finalmente i cittadini al primo posto, noi ci siamo”.