MILANO – “Inutile nascondersi, non presentarsi in Consiglio dei ministri e minacciare la sfiducia di un ministro è fare un passo verso la rottura”. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, intervistato dal ‘Corriere della Sera’. È inevitabile? “No, non possiamo consentire al Paese di rivivere l’incubo vissuto per 15 mesi, come dimostra la reazione chiara, con la schiena dritta, di Conte e del Pd”. “Il limite – chiarisce Boccia – è quando rischi di schiantarti contro il muro. Siamo in una fase nella quale solo gli elettori hanno il diritto di alzare la voce. Questo Paese cambierà quando sarà chiaro che, oltre a realizzarsi la stagione dei doveri cara a Moro, sarà finita la stagione dei ricatti. La domanda vera ora è: si riparte domani mattina o si continua con gli aut aut?”.
(LaPresse)