Roma – “Il continuo confronto tra noi serve ad elevare il livello delle proposte, quindi io lo vedo solo come uno stimolo per migliorare”. Lo dice il sottosegretario Stefano Buffagni, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, oggi in edicola, rispondendo a una domanda sullo stato di salute dei rapporti tra Lega e M5S, dopo le voci di tensioni durante il concitato iter della manovra e del maxiemendamento in Senato. I rumors hanno coinvolto anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, verso il quale sarebbero stati puntati i riflettori delle due forze di maggioranza. “Tensioni? – replica l’esponente Cinquestelle -. Semmai discussioni e le discussioni ci sono in ogni ambito in cui ognuno cerca di trovare le soluzioni migliori nell’interesse collettivo”.
Il sottosegretario ritiene che le differenze stimolino la crescita
Ma anche verso i tecnici dei ministeri qualche dito si è levato: “In certi momenti concitati è ovvio che ci possa essere un po’ di agitazione – minimizza Buffagni -. In questi mesi gran parte dei tecnici con cui ho lavorato mi sono sembrati capaci e rispettosi delle istituzioni e del ruolo della politica. Mi auguro che gli altri prendano esempio da loro”. Sui temi della legge di Bilancio, poi, sottolinea: “Le coperture per il reddito ci sono per tutti con platea e importi invariati. Ci è voluto tempo perché si parla di una legge articolata con diversi temi che meritano la giusta attenzione”. Sulle polemiche per i ritardi della manovra in Parlamento, poi, afferma: “Nessuno ha intenzione di bypassare il Parlamento. Che per me è luogo di confronto se non si blocca su sterili logiche e interessi di parte”.
Anche quando gli viene fatto notare che tra le lamentele c’è anche quella di Roberto Fico, replica che “è giusto che il presidente della Camera tuteli con il suo ruolo tutti e mi auguro che già a gennaio la Camera sia operativa a pieno regime”. Infine, Buffagni bolla le voci di un possibile rimpasto di governo come “discorsi da fantacalcio”.
(LaPresse)
