ROMA – “Giorgia Meloni ha fatto un’infinita lista della spesa con dentro tutti i mali italiani, ma senza una traccia sul ‘come’ fare le cose. Non c’è alcuna scelta, né idea di Paese. Sembrava di ascoltare Conte o Rumor, altro che rivoluzione sovranista. Tutta fuffa, una noia mortale”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista a La Repubblica.
Per Calenda è tempo che le opposizioni battano un colpo. E che “Letta si svegli: è un mese che lo cerco, ma non risponde, fa l’offeso”. Sul discorso programmatico di Meloni, Calenda ha commentato “Pieno di titoli ma vuoto di contenuti e di proposte per l’Italia. Cosa vuol fare sulla politica energetica? Boh. E su quella industriale? Boh. E su scuola e sanità? Un altro grande boh”. Nota positiva “la nettezza sul posizionamento atlantico e sul fascismo”.
Per Calenda il rischio per l’Italia è “il galleggiamento. Il discorso di oggi dimostra che lei non è pronta per le terribili sfide che abbiamo davanti. E ha pure una squadra modestissima”. Sul possibile appoggio del Terzo Polo, Calenda spiega: “Figuriamoci. La nostra opposizione sarà ferma, ma non ideologica né pregiudiziale. Se per esempio Meloni vorrà riprendere a produrre gas nazionale noi l’appoggeremo: ricordo che fu lei a promuovere i referendum contro le trivelle, se ora si è convertita, buon per tutti. Se domani chiedesse di votare in Aula sul rigassificatore di Piombino, noi lo voteremo. Faremo un’opposizione nel merito perché ribadisco: qui il rischio non è il fascismo ma il galleggiamento infinito”.
Difficile, al momento, vedere le opposizioni unite: “In teoria sì, in pratica bisogna essere d’accordo. E con i grillini non lo siamo mai. Mentre il Pd sta in mezzo e sa solo ripetere: dobbiamo stare insieme. Il che si sarebbe potuto verificare se avessimo avuto davanti un premier come Orbàn. Se invece ne hai una che dice solo banalità e garantisce che non tornerà indietro su Europa e diritti, si fa complicato”.
(LaPresse)