ROMA – “Ci ho lavorato due mesi, fin dal giorno dopo la presentazione del nostro Pnrr a Bruxelles. Abbiamo concretamente ribadito un principio semplice: se non facciamo crescere il Sud, non crescerà nessuno, neanche il Nord. Non era mai successo. In passato ogni Quota Sud è stata sistematicamente tradita. Ora lo Stato dice: “I soldi devono essere spesi al Sud, se il Sud non ci riesce lo aiuteremo a farlo””. Così Mara Carfagna, ministro per il Sud, in una intervista al Giornale in merito all’emendamento approvato ieri al Dl semplificazioni.
L’adesione di Salvini all’emendamento “salva-fondi” per il Sud può rappresentare un cambio di passo nei rapporti tra l’ala moderata di FI e la Lega? “Vorrei volare un po’ più in alto delle questioni interne. La mia speranza è che si incardini un nuovo patriottismo che si ponga come traguardo l’abbattimento del “muro invisibile” tra Nord e Sud. E’ la chiave, a mio avviso, con cui la politica dovrebbe affrontare il dopo-Covid e le colossali opportunità offerte dai fondi europei.
Ci consentirebbe, tra l’altro, di silenziare una volta per tutte i maestrini del meridionalismo che da anni ispirano furbe campagne elettorali gestite da improvvisati Masanielli senza mai portare un risultato, un’innovazione, un beneficio effettivo per i cittadini e le cittadine del Sud”.
(LaPresse)