Governo, Conte alla Camera: “Taglio dei parlamentari e riforma fiscale”

Nel mirino del premier anche il decreto sicurezza bis: "Va rivisto"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Roberto Gualtieri, Luciana Lamorgese, Stefano Patuanelli, Giuseppe Conte

ROMA –Questo progetto politico segna l’inizio di una nuova stagione riformatrice“. Dopo aver ringraziato il presidente della Repubblica Mattarella, esordisce così il premier Conte nel giorno della fiducia delle Camera al neonato governo.
Un discorso il suo che prepara a un progetto politico che “segna l’inizio di una nuova stagione riformatrice“.

Conte, il suo discorso in Parlamento: “Evitare l’aumento dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale”

Un discorso lunghissimo, durato un’ora e mezzo, e interrotto a più riprese da applausi e, soprattutto, dalle proteste dell’opposizione. Opposizione alla quale Conte ha subito diretto la prima frecciatina, relativa ai toni forti usati dalla Lega e dal suo leader Salvini. “Io e tutti i miei ministri prendiamo il solenne impegno, oggi davanti a voi, a curare le parole. Ad adoperare un lessico più consono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee. La lingua del governo sarà una lingua mite, l’azione non si misura con l’arroganza delle parole“.

Il discorso ha subito toccato temi economici, in primis la legge di bilancio, “che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile“. L’obiettivo ora è “evitare l’aumento dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale”.

I temi trattati: scuola, lavoro al Sud, infrastrutture, ricostruzione e turismo

Sono molteplici le tematiche toccate dal premier nel suo discorso in Parlamento. Dal tema del lavoro e dello sviluppo del Sud (“Vogliamo offrire loro, come a tutti gli altri lavoratori, opportunità di lavoro, salari adeguati e condizioni di vita degne di un Paese civile“) alla scuola. Il primo intervento promesso dal premier, riguarderà gli asili nido. “Questo governo si adopererà per la cancellazione totale della retta degli asili nido a partire dal 2020-2021” per i redditi più bassi.

Dolente il tasto dedicato alle infrastrutture, con il ricordo della tragedia del Ponte Morandi, che “rimarrà una pagina indelebile nella nostra storia patria“. Promessa la revisione della concessioni autostradali “senza sconti“.

Tra i temi trattati, anche quello della ricostruzione delle zone distrutte dai terremoti e la valorizzazione del patrimonio turistico.

Ambiente, l’obiettivo è la realizzazione di un “green new deal”

Nella prospettiva di fare dell’Italia una “smart nation” al passo dello sviluppo europeo, Conte preme l’acceleratore sul tema ambientale. “Obiettivo primario del governo sarà la realizzazione di un ‘green new deal’, che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici“.

“Via al taglio dei parlamentari”

Conte alla camera dei deputati ha poi subito annunciato le prossime riforme costituzionali. “E’ nostra intenzione chiedere l’inserimento, nel primo calendario utile della Camera dei deputati, del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari. In particolare occorrerà avviare un percorso di riforma, quanto più possibile condiviso in sede parlamentare, del sistema elettorale. Contestualmente, è nostro obiettivo procedere a una riforma dei requisiti di elettorato attivo e passivo per l’elezione del Senato e della Camera. Nonché avviare una revisione costituzionale volta a introdurre istituti che assicurino più equilibrio al sistema e contribuiscano a riavvicinare i cittadini alle istituzioni“.

Riforma fiscale, riforma elettorale e autonomia differenziata

Conte annuncia poi una riforma fiscale trasparente, affinché “le tasse le paghino tutti ma meno“. Riduzione del cuneo fiscale, salario minimo, e una legge sulla parità di genere negli stipendi gli obiettivi a stretto giro.

Priorità del nuovo governo anche una nuova legge elettorale. “Occorrerà avviare un percorso di riforma, quanto più possibile condiviso in sede parlamentare, del sistema elettorale“.

Conte assicura inoltre che il “processo di autonomia differenziata” sarà portato a termine, a patto che sia “giusta e cooperativa“, ossia con l’obiettivo di garantire ai cittadini di tutte le regioni “la medesima qualità dei servizi“, per non creare “un Paese e due velocità“.

Migranti: “Rivedremo il decreto sicurezza bis”

Arrivati allo spinoso tema migranti, Conte afferma cambiamenti rispetto a quanto voluto dall’ex ministro Salvini. Il cambiamento avverrà “attraverso una normativa che persegua la lotta al traffico di persone e all’immigrazione clandestina, ma che affronti più efficacemente i temi dell’integrazione per coloro che hanno diritto a rimanere e dei rimpatri. Rivedremo la disciplina relativa alla sicurezza alla luce delle osservazioni formulate dal presidente della Repubblica. Non si può più prescindere da un’effettiva solidarietà con gli altri paesi europei“.

Rapporti con l’Europa: “Migliorare il patto di stabilità”

Per quanto riguarda il rapporto con l’Europa, Conte sottolinea la necessità di “migliorare il patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale”. “Difendere l’interesse nazionale non significa abbandonarsi a sterili ripiegamenti isolazionistici, ma mettere la propria Patria al di sopra di tutto e non farsi mai condizionare da pressioni di poteri economici e da indebite influenze esterne“.

Difesa del pluralismo nell’informazione

Questo governo sarà anche particolarmente sensibile nella promozione del pluralismo dell’informazione. Ringrazio, in proposito, la stampa, per il suo insostituibile ruolo di ‘termometro’ della democrazia: la garanzia di un’informazione libera, imparziale e indipendente è uno dei nodi nevralgici che definiscono l’affidabilità e la tenuta del nostro Paese e delle sue istituzioni“.

Il voto in Aula e l’opposizione

Il voto di fiducia sarà espresso oggi pomeriggio. Il Movimento 5 Stelle, Pd e Liberi e Uguali voteranno a favore. Contro, invece, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, quest’ultimo partito sceso oggi in piazza per manifestare contro il nuovo esecutivo.

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