ROMA (LaPresse) – Dopo l’incontro con la stampa di mercoledì scorso, Giuseppe Conte parla con gli italiani, con un video, poco più di 6 minuti, su Facebook. Il premier vuole fare il punto sui primi due mesi “del governo del cambiamento” e coglie l’occasione anche per fare gli auguri ai concittadini di “buone, meritate vacanze”. Conte punta sulla parola “cambiamento” e la prima cosa che mette in chiaro e sottolinea è proprio l’approccio nuovo di questo esecutivo.
L’Italia verso il cambiamento
“Abbiamo un governo che ascolta le richieste che arrivano dai cittadini, che sta realizzando il programma e tenendo fede gli impegni presi con voi elettori. Che mette al centro i vostri interessi e non i propri” spiega. In piedi al centro del suo studio a palazzo Chigi, dove in questi mesi il premier è praticamente scomparso per lavorare ai numerosi dossier, insiste sul punto: “La prima cosa che è cambiata, lasciatemelo dire, è che non è un governo distante che vi guarda dall’alto al basso, che ha la sensibilità politica di comprendere i vostri bisogni e che si concentra per soddisfarli”.
Le priorità del governo Conte
Le cose da fare, ne è consapevole il titolare di Palazzo Chigi, “sono tante, tantissime. Sento di poter dire che stiamo cominciando a cambiare il Paese”. E dopo la pausa estiva, Conte spiega che “a partire da settembre abbiamo in cantiere una serie di riforme strutturali cruciali: la riforma del codice degli appalti, la semplificazione burocratica, misure anti corruzione, l’accelerazione del sistema giustizia”.
Riforma fiscale e reddito di cittadinanza
E poi “la riforma fiscale e il reddito di cittadinanza, punti qualificanti del nostro programma di governo”, temi su cui l’estate di governo si fa di giorno in giorno più calda per le distanze tra le due anime del governo: M5S e Lega. “Faremo una manovra seria, rigorosa, ma anche coraggiosa – annuncia – che non toccherà settori strategici come sanità, scuola e ricerca”. E ancora “adotteremo tutte le misure necessarie per combattere la povertà assoluta in cui versano 1 milione 778 mila famiglie e un totale di circa 5 milioni di persone. Siamo al lavoro. Rimaniamo concentrati su questi obiettivi”.
La politica sui migranti
La lista delle cose da fare non trova un governo ‘inoperoso’, tiene a sottolineare il premier. Nel panorama internazionale, dice Conte, “l’Italia si è presentata a testa alta senza chiedere favori o concessioni. Ho sempre fatto in modo che il nostro Paese fosse ascoltato e ho sempre avuto a cuore e tutelato i vostri interessi. Il nostro Paese ha riacquistato credibilità agli occhi dei leader stranieri”.
E sul fronte del flusso dei migranti “per la prima volta anche altri Paesi europei hanno aperto i porti e hanno accolto una quota dei migranti arrivati sulle nostre coste”. Una svolta storica, sottolinea Conte, che ha come primo beneficio il fatto che in Italia “gli sbarchi sono diminuiti di oltre l’85%” rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso” senza “mai perdere di vista la tutela dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo e la garanzia di un’accoglienza dignitosa”.
di Donatella Di Nitto