Governo: Draghi ‘silenzia’ Salvini, Lega torna in Cdm. Letta: “Da Matteo solito film”

Foto Fabio Frustaci / LaPresse/POOL Ansa Nella Foto: il presidente del consiglio Mario Draghi

ROMA – Un incontro per chiarire e un dialogo “diretto e costante” per evitare nuovi muro contro muro in futuro. Mario Draghi e Matteo Salvini si confrontano per un ora a palazzo Chigi. Il faccia a faccia, che si svolge in “un clima cordiale e costruttivo” secondo le ricostruzioni di entrambe le parti, serve a sanare lo strappo dopo la mancata partecipazione della Lega al Consiglio dei ministri sulla delega fiscale.

I ministri del Carroccio tornano a sedere al tavolo del Governo nella riunione che approva all’unanimità il decreto che aumenta al 100% la capienza per cinema, teatri, musei e concerti, prevede la riapertura delle discoteche al  50% al chiuso e al 75% all’aperto e consente la partecipazione del 75%  degli spettatori per gli eventi sportivi all’esterno e del 60 al coperto.

Il testo incassa anche l’ok della delegazione leghista che Salvini riunisce in un briefing, volutamente sorridente, prima che il Cdm abbia inizio nel cortile di palazzo Chigi. Tuttavia il segretario del Pd, Enrico Letta, non nasconde il suo fastidio nei confronti dell’alleato di governo: “È sempre il solito film. Salvini racconta al paese una storia, poi va a Palazzo a Chigi e tutto torna come prima. Non mi sembra un a grande novità. Ormai è anche stancante commentare questo teatrino”.

L’ex ministro dell’Interno, in modo insolito, decide di non concedersi alle domande dei cronisti dopo il faccia a faccia con Draghi e affida a una raffica di tweet il resoconto del confronto con il premier. “Incontro molto utile: proposte e soluzioni condivise e impegno a confrontarci sul futuro dell’Italia ogni settimana. I giornali scrivano ciò che vogliono: un rapporto leale, franco e diretto risolve ogni problema e trova soluzioni”, cinguetta.

Più che un incontro settimanale, è la lettura di palazzo Chigi, c’è l’impegno a portare avanti un dialogo “diretto e costante” fatto anche solo di telefonate con l’intento di portare avanti l’agenda del Governo e concentrarsi sulla crescita economica. Draghi conferma l’impegno  a evitare ogni aumento delle tasse e a proseguire nel percorso delle riaperture, tenendo conto del miglioramento della situazione epidemiologica.

Salvini, come del resto tutti i componenti della coalizione di maggioranza, chiede di andare oltre le indicazioni del Cts sulle discoteche. I tecnici avevano previsto una riapertura al 35% della capienza ma alla fine il Governo – visti anche i dati dei contagi – accelera verso un ritorno alla normalità. Plaudono Pd, M5S e FI, mentre la Lega lascia che sia il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a esprimere soddisfazione per le decisioni prese.

Per Draghi l’imperativo resta quello di andare avanti

Dopo quella su università e scuola di oggi ci saranno altre cinque cabine di regia sul Pnrr. Due le riunioni del Cdm ogni settimane per evadere tutte le scadenze previste da qui a dicembre. “È un metodo di lavoro che cerco di dare, non è che se saranno 23 o 25” fino alla fine dell’anno “ci strappiamo i capelli”, dice Draghi. L’accelerazione, insiste, è dovuta soltanto al fatto che, ci sono misure quasi pronte per essere approvate e “i tempi incominciano anche a diventare corti. Finora abbiamo sempre mantenuto i nostri impegni, non vogliamo cominciare a non farlo adesso”.

Sul tavolo la manovra, la legge sulla concorrenza (“Sulla questione dei balneari ci stiamo pensando, tra l’altro ci sono una serie di sentenze del Consiglio di Stato previste a breve e quindi è forse opportuno vedere cosa dicono”, scandisce), un nuovo provvedimento in materia di semplificazioni. E poi ancora sicurezza sul lavoro, riforma degli ammortizzatori sociali, capitolo pensioni. Tanti, insomma, i fronti aperti sui quali la maggioranza potrebbe tornare a ballare, mentre si avvicina il tempo di sostituire Sergio Mattarella al Quirinale.(LaPresse)

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