Roma, 30 apr. (LaPresse) – “Luigi di Maio, di fronte alla debacle del M5S alle elezioni regionali prima in Molise ed oggi in Friuli Venezia Giulia (dove si attesta come terza forza politica) e dinanzi all’incapacità di trovare forze politiche pronte a sostenere un governo pentastellato, invece di riconoscere l’amara e cocente sconfitta (ma si sa l’umiltà non è di casa tra i grillini) non trova di meglio da fare che riprendere a sparare invettive e contumelie nei confronti del nostro Presidente Silvio Berlusconi e dei governi dallo stesso presieduti”. Lo dichiara la deputata di Forza Italia Marta Fascina che aggiunge: “Il nostro leader, giova ribadirlo, pur essendo il primo contribuente in Italia, è stato condannato per evasione fiscale con una sentenza ingiusta, ad esito di un iter giudiziario gestito da un plotone di esecuzione e retto da una magistratura politicizzata interessata, più che all’accertamento della verità giudiziaria, all’eliminazione di un avversario politico con strumenti alternativi al voto democratico. Silvio Berlusconi, tre volte capo di governo nonché leader del G8 – unicum tra le democrazie occidentali – è stato estromesso dal Senato con un singolare voto palese ed in virtù di una legge, dal contenuto afflittivo/sanzionatorio, applicata retroattivamente contro ogni principio e garanzia tipici di uno Stato di diritto. Di Maio prenda atto delle realtà: Silvio Berlusconi ha fondato il centrodestra, Forza Italia è il perno della coalizione, costituendone parte essenziale, imprescindibile, determinante. La coalizione è unita, come lo è da più di vent’anni ed a prescindere dagli attuali rapporti di forza interni; ha governato per 10 anni il Paese, amministra le principali regioni italiane e migliaia di comuni, vince e convince in ogni tornata elettorale perché ha programmi, valori e principi comuni”.