ROMA – “Penso che uno dei temi dell’agenda politica sia proprio l’autonomia dei poteri locali, che peraltro è sempre stato un tema del centrosinistra”. Lo ha detto l’ex sindaco di Torino e deputato Pd, Piero Fassino, in un’intervista al Corriere della Sera. “Non credo sia una buona scelta eludere il tema evocando il rischio di penalizzare il Sud. Evitiamo contrapposizioni strumentali: l’autonomia differenziata può essere applicata a ogni regione, non solo a quelle del Nord”, ha detto Fassino. Sempre sulla questione autonomia, Fassino ha aggiunto: “Se è vero che c’è una questione meridionale irrisolta e che resta una assoluta priorità, è altrettanto vero che esiste anche una questione settentrionale, naturalmente con profilo e caratteri del tutto diversi, ma non meno importanti. Bisogna riconoscere le differenze regionali senza mettere in discussione l’unità”.
“Due terzi del prelievo fiscale del nostro Paese sono attinti dai redditi del Nord. Due terzi o forse più delle partite Iva sono concentrati nel Nord. Nel Nord c’è una presenza di cittadini stranieri che è pari al 20 per cento a fronte della media nazionale del 7-8. Dalle regioni del Nord e da Emilia, Toscana e Marche parte l’80 per cento delle esportazioni italiane”, ha detto ancora Fassino. Sul prossimo congresso del Partito Democratico, Fassino è convinto che servano tempi brevi. “Il dibattito è ruotato intorno a due temi su cui nessuno ha la risposta esaustiva: rendere compatibili i tempi del congresso e i tempi della politica; e garantire che sia un vero congresso costituente per un ‘nuovo Pd’. In ogni caso i tempi non possono essere più lunghi di tanto”.
(LaPresse)