MILANO – Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Enzo Gesmundo sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte, al quale hanno illustrato le azioni e gli obiettivi dell’organizzazione agricola, per la tutela e la promozione dell’agroalimentare made in Italy. Lo comunica la Coldiretti in una nota.
“Il primo passo auspicato – ha sottolineato Prandini – è l’emanazione in tempi brevi dei decreti per dare piena attuazione alle norme sull’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, voluta dal Governo nella legge sulla semplificazione. Un provvedimento che – ha aggiunto Prandini – pone l’Italia all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione e, proprio per questo, bisogna ora lavorare per estendere le stesse garanzie in tutta l’Unione europea”.
“La maggiore incisività nei rapporti con l’Unione europea è importante anche nella battaglia sulla riforma della politica agricola comunitaria (Pac), dove l’Italia – ha sottolineato Prandini – è chiamata a scongiurare ulteriori tagli nel nuovo bilancio europeo per l’agricoltura che aggraverebbe la condizione di pagatore netto del Paese.
Si riconosce al Governo l’impegno, per la prima volta dopo decenni, nella difesa dei marchi storici dal rischio della delocalizzazione che nell’agroalimentare – ha continuato Prandini – ha spesso significato portare all’estero gli approvvigionamenti agricoli. In questo contesto è necessario pertanto che un eventuale marchio distintivo del made in Italy garantisca l’origine nazionale della produzione agricola“. Al premier Conte, spiega la Coldiretti, il presidente Prandini ha illustrato l’impegno dell’organizzazione sul fronte della realizzazione di accordi e contratti di filiera finalizzati ad assicurare la massima valorizzazione della produzione agricola nazionale.
I vertici della Coldiretti hanno apprezzato la disponibilità del premier
“Abbiamo infine ringraziato il presidente del Consiglio – ha concluso Prandini – per il suo impegno diretto sul drammatico problema dalla Xylella, con nuove risorse e interventi necessari a colmare le gravi lacune nella gestione dell’emergenza“.
(LaPresse)