ROMA (Mariano Paolozzi) – Telefonate, mail, messaggi, segnali di fumo e un valzer di incontri. Mezze parole, aperture, smentite. Sono ore decisive, e veramente confuse, per dare un governo all’Italia. Matteo Salvini ha annullato tutti gli impegni per volare a Roma e vedere Luigi Di Maio, che a sua volta ha cancellato i comizi previsti in Lombardia. Il faccia a faccia tra Lega e 5Stelle a Montecitorio. All’asse giallo-verde, si è aggiunta anche Giorgia Meloni, che se da un lato rafforza politicamente l’accordo, dall’altro crea altre grane in casa grillina. Intanto Mattarella incontro il presidente del Senato Casellati e si mantiene in contatto con Roberto Fico.
Di Maio possibilista, Salvini un po’ meno
Di Maio insiste per un governo politico. Salvini è un po’ più scettico, e non si sbilancia. L’idea di fondo è mantenere l’accordo sul ‘contratto di governo’. Riparte invece la girandola del totoministri. L’idea è mantenere Savona nel governo, ma non all’economia. Chi lo sostituirà, nel caso, è presto per dirlo. Pierluigi Ciocca, contattato, pare abbia rifiutato. Così come gli equilibri generali, con un solo spostamento, potrebbero cambiare.
C’è anche Giorgia, il governo si allarga
La novità, è il possibile ingresso di Fratelli d’Italia nell’accordo. Da un lato, politicamente (e numericamente, che male non fa) l’appoggio della Meloni rafforza l’intesa giallo-verde. Ma c’è scetticismo tra i 5Stelle: pronti a dare ministri, solo se rispetta il ‘contratto’. Sui social, non tutta la base grillina è ben propensa ad accordarsi anche con la leader di FdI. Ma nell’ottica della formazione di un nuovo governo, invece, molti accolgono favorevolmente la novità.
Intanto il Quirinale
Mattarella osserva e concede tempo. Il presidente della Repubblica in mattinata incontra il presidente del Senato e si tiene in strettissimo contatto con il presidente della Camera Fico. Capire, ascoltare, cogliere segnali. Questo il ‘mood’ presidenziale odierno. Capire, in sostanza, se questo governo nascerà o meno. Intanto, Carlo Cottarelli rimane sempre in stand-by, per guidare, nel caso, l’Italia verso le elezioni. Voto, che si allontana. Almeno un po’. Quasi sicuramente sfumato il voto a luglio.