ROMA – Mattarella firma il decreto unico su rave party e carcere ostativo, all’interno del quale sono stati approvati altri passaggi altrettanto importanti. Dunque la premier Giorgia Meloni ha mantenuto le promesse nel suo primo Cdm. “Sul Covid – aveva detto – non ci sarà più un approccio ideologico”, e sul Rav di Modena aveva assicurato che “in Italia non si può venire a delinquere”, trasformando l’organizzazione dei rave in reato. Aveva anche promesso “discontinuità” col precedente governo: promessa altrettanto mantenuta. Nella stessa giornata all’interno del Cdm è stata approvata anche la nuova squadra di governo con la nomina di 39 nuovi sottosegretari dei quali 8 diventeranno viceministri. “Non ci sono problemi per ora. Mi aspetto dalla mia squadra compattezza e lealtà e le sto riscontrando”.
Opposizioni al contrattacco
Immediata la risposta delle opposizioni barricate dall’altra parte della trincea: “Il primo Cdm – rilanciano i Dem – tradisce le aspettative elettorali”. Il segretario del partito, Enrico Letta ha voluto sottolineare che il nuovo governo al suo esordio “ha premiato i no vax”, reintegrandoli al lavoro. I 5S per bocca del segretario, Giuseppe Conte, ha accusato il Governo di “tolleranza zero contro i rave” ma che invece “chiude tutti e due gli occhi su camicie nere di Predappio ed evasori”. Immediata la risposta dal Viminale del Ministro Piantadosi che ha sottolineato come “il raduno nella città natale di Mussolini si tiene da anni ed è caso diverso da quello di Modena”. E la stessa Meloni sull’argomento ha aggiunto: “Si tratta di un evento politicamente distante da me in modo significativo”.
Legalità
L’approvazione sull’ergastolo ostativo per il nuovo Governo rappresenta “la lotta alla criminalità organizzata”: un obiettivo volto a sottolineare che “contro la mafia non si faranno passi indietro”. E sulla riforma Cartabia Meloni ha dichiarato: “Ci prendiamo due mesi per dare il tempo agli uffici di organizzarsi, ma non c’è alcun rischio che il Piano venga compromesso”.
Conti pubblici
Quello dei conti pubblici è uno degli argomenti più delicati che al nuovo governo tocca affrontare, anche e soprattutto per dare una risposta chiara all’Ue. Subito aperto il tavolo con i ministri addetti: Giancarlo Giorgetti, lo staff del Mef e il vicepremier Matteo Salvini. Saranno aggiornate al prossimo Cdm di venerdì le tabelle della Nadef. “C’è da fare una corsa contro il tempo” ha ribadito più volte Meloni. Il caro bollette preme sulle borse già vacanti degli italiani.
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