ROMA (Mariano Paolozzi) – Prendere tempo. Qualsiasi cosa accada quello che conta è prendere tempo. Non è dato sapere a nessuno quali idee precisamente circolino tra i corridoi del Quirinale, ma di sicuro prima di compiere la scelta definitiva Sergio Mattarella si prenderà tutto il tempo necessario. I motivi sono tanti, ma su tutti uno solo: capire quanto sia saldo l’accordo politico tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini per la formazione del nuovo governo, a più di due mesi dal voto.
L’ultima prova per l’intesa Lega-5Stelle. O si parte o si vota
Dopo la l’affaire Conte, il Capo dello Stato vuole, e deve, comprendere l’evolversi dell’intera vicenda. In poche parole: è uno scandalo o solo un polverone? La questione dei crediti accademici del prof scelto da Luigi Di Maio rientrerà nella categoria dei curriculum gonfiati e nulla più o si trasformerà in uno scandalo a tutti gli effetti? Per capirlo, appunto, serve tempo. Ma soprattutto, su questa vicenda, Mattarella vuole pesare la tenuta dell’accordo tra Lega e 5Stelle. Ieri si parlava di nuovo del leader pentastellato a capo di un esecutivo, con il leghista Giorgetti a capo di un ministero chiave. Ipotesi liquidata in un battibaleno da Matteo Salvini: “O Conte o cambia tutto lo schema”. Cioè, o così o alle urne.
L’ansia di Mattarella
Il nome di Giuseppe Conte già non era politicamente fortissimo. Così come il tempo, ma soprattutto lo sforzo, per individuare una persona d’aria grillina ma condivisa e non troppo ingombrante era stato parecchio. Immaginare di ripartire da zero, con altre riunioni fiume, totonomi infiniti, pare una strada poco percorribile e soprattutto sgradita al Colle. Nel caso in cui sia tutto da rifare, non è dato sapere come si muoverà il Presidente della Repubblica. Intanto, l’incertezza politica inizia a farsi sentire: lo spread vola e la borsa cade giù con sempre maggior frequenza. Quanto altro tempo potrà prendere Mattarella? Nel caso in cui salti tutto, quale strada imboccherà? Per ora le chance sembrano due e due soltanto: o si ridimensiona il caso Conte e le nuove elezioni sono a un tiro di schioppo.