Governo, Patuanelli: “Essere leali significa anche dire cosa non va bene”

"Essere leali significa anche dire cosa non va bene. Ad esempio, è epocale il provvedimento che tassa gli extra profitti delle aziende in campo energetico per tagliare le bollette, ma non è sufficiente. Dal 10% dovremmo passare al 25% di tassazione degli extraprofitti, altrimenti perderemo intere filiere produttive".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

MILANO – “Essere leali significa anche dire cosa non va bene. Ad esempio, è epocale il provvedimento che tassa gli extra profitti delle aziende in campo energetico per tagliare le bollette, ma non è sufficiente. Dal 10% dovremmo passare al 25% di tassazione degli extraprofitti, altrimenti perderemo intere filiere produttive”. Così il ministro dell’Agricoltura e capodelegazione M5S al Governo, Stefano Patuanelli, a ‘La Stampa’. Adesso si aprirà la discussione sul Documento di economia e finanza. Che cosa vi aspettate? “Il Def verrà presentato in Consiglio dei ministri nei primi giorni di questa settimana, ma al momento il ministero dell’Economia non ci ha chiesto alcun contributo. A seconda di quello che ci troveremo scritto, quindi, vedremo come comportarci”, sottolinea Patuanelli. Alla domanda se sia un invito a Palazzo Chigi a cambiare atteggiamento, il ministro M5S risponde: “Mi trovo spesso in difficoltà nel non sapere cosa sto votando. Se le oltre 100 pagine di Def arrivano sul mio tavolo un’ora prima del Consiglio dei ministri, è un problema pretendere poi che non si dicano le cose che non vanno. Non si tratta di concertare, ma di condividere. Aiuterebbe anche nel rapporto tra governo e gruppi parlamentari”.

LaPresse

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