Governo, Renzi: “Non siamo contro l’Esecutivo, ma contro l’aumento delle tasse”

L'ex premier dice la sua

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Matteo Renzi

ROMA – Il Governo Conte? “Siamo stati i principali sponsor del governo, perché mai farlo cadere?”. Intervistato dalla Stampa, Matteo Renzi torna a rassicurare sulle sue intenzioni nei confronti dell’Esecutivo e sottolinea la “correttezza” di Italia viva: “Quando Conte ci ha avanzato l’ipotesi di aumento dell’Iva gli abbiamo detto che eravamo contrari. Io l’ho fatto rispondendo a una sua telefonata. La capodelegazione Bellanova e il professor Marattin lo hanno fatto al tavolo di Palazzo Chigi. Noi non siamo contro il Governo, ma siamo contro l’aumento delle tasse. Questo Governo del resto nasce proprio per non aumentare l’Iva, no?”.

“Noi parliamo di tasse, di asili nido, di edilizia scolastica, di posti di lavoro. Discutere di queste cose non significa litigare – prosegue Renzi -: significa fare politica. Il populismo ti costringe a parlare di caratteri, di simpatie e antipatie, di rapporti personali. La politica ti costringe a parlare di idee e di programmi. Molti mi attaccano sul carattere, pochi mi rispondono sui contenuti”.

Il leader di Italia viva spera che il governo duri: “L’instabilità infatti è il principale problema istituzionale dell’Italia – dice -. Questo Governo può dare tranquillità ai mercati, riportare lo spread sotto i 100 punti base, accompagnare la nuova fase europea. Il Governo lavori, non apra polemiche. Il mio suggerimento al premier è quello di lavorare sui dossier: ieri sarebbe stato più opportuno parlare di Alitalia, Trieste o servizi segreti. Non di me. Ma noi non proviamo rancore per nessuno, a maggior ragione per il premier, cui garantiamo la fiducia in Aula. Quanto alla legislatura: per noi dura fino al 2023. Se qualcuno vuole interromperla, se ne prenderà la responsabilità”.

(LaPresse)


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