MILANO – “Abbiamo davanti cinque anni e, quindi, vi chiedo solo di non mollare, perché li abbiamo contro quasi tutti. Io non mollo. Però non stiamo a fare i ‘piangina’, come si dice a Milano, abbiamo contro i giornali, le radio, le televisioni, i professori, gli intellettuali, qualche cantante sfigato in cerca di pubblicità. Va bene, ci abbiamo la gente. Abbiamo dietro gli italiani e la mia gioia più grande in pochi mesi da ministro è di aver ridato orgoglio a un Paese che l’orgoglio e la dignità l’aveva persa. Siamo tornati a difendere i diritti, quello alla salute e allo studio, i confini”. Così il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, incontrando i militanti leghisti a Bormio.
Più sicurezza nelle città italiane
“Io – ha aggiunto – sono orgoglioso di indossare la divisa della polizia di Stato, perché una parte dei soldi che abbiamo risparmiato di meno, l’anno prossimo assumeremo tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco per portare più sicurezza nelle nostre città. Quindi, se ci state vicini, non ci ferma più nessuno”.
Il ‘caso’ pane e Nutella, gli attacchi delle opposizioni
“Anche parlare su una ‘cadrega’ (sedia in dialetto milanese, ndr) che spero che regga, senza microfono, alla vecchia maniera, in mezzo alla strada, augurando buon anno è il segno della differenza rispetto ai fenomeni che c’erano prima, che riescono ad attaccare solo sul fatto che uno si alza il 26 dicembre e mangia pane e Nutella. Oggi pomeriggio, confesso che farò merenda con pane e Nutella”. Così il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, incontrando i militanti leghisti a Bormio.
Alla conquista dell’Europa, la svolta a maggio
Salvini ha affrontato anche il tema Europee. “Se ci date una mano e ci state vicino, riprendiamo per mano 60 milioni di persone e poi a maggio c’è la partita della vita, che capita una volta nella vita: si vota per l’Europa. E’ l’Europa che decide che cosa si fa in montagna, la vita degli agricoltori, dei pescatori, dei commercianti, degli allevatori, dei mungitori e dei professori: basta. Io penso che siamo abbastanza adulti e vaccinati per decidere noi, come 60 milioni di italiani, come usare i nostri soldi e come aiutare i nostri figli a non scappare all’estero per cercare un lavoro”.
(Lapresse)