TORINO – “Non ci può essere una maggioranza sul modello attuale con un presidente del Consiglio diverso da Draghi”. Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, in una intervista a ‘Repubblica’ stoppa le ipotesi, che circolano in questi giorni, di un governo Franco o Cartabia, come possibile conseguenza dell’ascesa dell’ex banchiere al Quirinale. “Non è ovviamente una questione di merito: i nomi di eventuali successori di Draghi sono quelli di ottimi ministri: ma nessuno ha l’autorevolezza e la capacità di mediazione che servono per tenere in piedi un esecutivo di emergenza – ha spiegato – Il ragionamento è semplice: questa è una maggioranza eterogenea che si è unita con l’obiettivo principale di sconfiggere il Covid e preparare il Recovery Plan. Solo una personalità straordinaria può tenere insieme Salvini, Letta, Renzi e Bersani. E oggi è più difficile di ieri. Perché? Nel senso che si avvicina la fine della legislatura e le divisioni politiche, all’interno della maggioranza, si fanno più evidenti. I partiti marcheranno sempre più la loro identità. Si è visto nel corso dell’esame, da parte del consiglio dei ministri, della mini-patrimoniale per combattere il caro bollette. Noi abbiamo espresso una posizione differente da Pd, Leu e M5S. Non era facile trovare una mediazione: Draghi l’ha fatto. Dobbiamo arrivare al 2023, perché l’emergenza non è finita, ma non possiamo rinunciare a lui”.
(LaPresse)