Governo, Verdi: “Salvini ministro dei selfie, dimettersi sarebbe un atto di igiene politica”

"Che Salvini fosse inadeguato al suo incarico di ministro, lo si è visto quando ha dichiarato di voler togliere la scorta a Saviano. Oggi ne abbiamo avuto una ulteriore dimostrazione".

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

ROMA – “Che Salvini fosse inadeguato al suo incarico di ministro, lo si è visto quando ha dichiarato di voler togliere la scorta a Saviano. Oggi ne abbiamo avuto una ulteriore dimostrazione, mentre a Pesaro un collaboratore di giustizia viene giustiziato e la Sicilia orientale è sotto scacco a causa del terremoto, lui non trova di meglio che pubblicare un selfie mentre fa colazione”. Scrivono in una nota i coordinatori dei Verdi Elena Grandi e Matteo Badiali, che proseguono: “Ma noi pretendiamo di sapere cosa non abbia funzionato nel sistema di protezione della famiglia Bruzzese, poichè i nuclei speciali di protezione dipendono dal ministero degli Interni. Il Governo continua a lavorare per spot, senza mai far seguire atti concreti. E Salvini fa solo propaganda, approfittando della disperazione degli ultimi per dare forza al vero male del mezzogiorno: la criminalità organizzata”.

Poi ancora

Del resto lui è stato eletto in Calabria, e invece di essere il “ministro della malavita”, come lo ha chiamato Saviano, dovrebbe combattere la criminalità organizzata. E vogliamo anche capire quale grado di allarme sia stato allertato in Sicilia e dove siano finiti gli investimenti per la prevenzione territoriale nella manovra. Salvini non può più rimanere al suo posto, deve rimettere il mandato di Ministro degli Interni”.  “Se vuole faccia pure il ministro dei selfie e lasci il suo ruolo a qualcuno più preparato e competente. Visto che Salvini giorni fa abbracciava un condannato per spaccio di droga, le sue dimissioni sono un atto di igiene politica” Concludono Grandi e Badiali.

LaPresse

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