Milano, 28 apr. (LaPresse) – “Il bell’addormentato nel bosco della politica potrebbe pure (e forse dovrebbe) risvegliarsi. A ridestare il sacro ardore politico di Matteo Renzi però non potrà essere il bacio di Di Maio che a dire il vero un po’ ce l’ha l’aria da principino caduto dal pero (ché dal Fico non è cascato nulla…). Anche perché Gigi la frottola passa da una fidanzata all’altra e non ha neppure votato le unioni civili”. Così Denis Verdini in un editoriale su Il Tempo. “Dopo mesi di eclissi, dunque, l’astro renziano ha l’occasione per ridestarsi e non solo perché glielo chiedono alcuni autorevoli colleghi di partito. Per quei paradossi della storia, l’uomo che avrebbe rovinato l’Italia, che sarebbe stato dalla parte dei poteri forti del Paese e delle banche, il vice-male assoluto che stava per imporre una riforma costituzionale autoritaria, potrebbe tornare molto utile a Giggino nostro e compagni (compagni quando guardano a sinistra, camerati quando guardano a destra…) – continua Verdini -. Che dopo l’euforia del post elezioni, si è dovuto scontrare con la dura legge dei numeri”. Per Verdini “tutti dunque evocano il fantasma di Renzi. Anche forse gli avversari interni del senatore di Firenze-Scandicci hanno compreso che, senza di lui, il pd non va da nessuna parte”.