ROMA – Il Consiglio dei Ministri, riunitosi giovedì 7 febbraio 2019, alle ore 22.26 a Palazzo Chigi, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi e del Ministro per gli affari europei Paolo Savona, ha approvato due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti Accordi internazionali.
Il primo accordo di partenariato globale e rafforzato tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d’Armenia, dall’altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 24 novembre 2017. L’Accordo costituisce infatti un valido strumento per promuovere relazioni più approfondite con l’Armenia e per accrescere il coinvolgimento politico ed economico dell’Unione nell’Asia Centrale.
Tra le altre, le principali finalità sono poi il rafforzamento del partenariato politico ed economico; il consolidamento del dialogo politico in tutti i settori di reciproco interesse; il rafforzamento della democrazia e della stabilità politica, economica e istituzionale nella Repubblica d’Armenia; la promozione e il rafforzamento della pace e della stabilità a livello sia regionale sia internazionale, potenziando la sicurezza delle frontiere e promuovendo la cooperazione transfrontaliera e le relazioni di buon vicinato; il potenziamento della cooperazione in materia di libertà, sicurezza e giustizia; l’incremento della mobilità e dei contatti tra le popolazioni; l’intensificazione della cooperazione commerciale.
Il secondo accordo rafforza il partenariato e la cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte. E la Repubblica del Kazakhstan, dall’altra, con Allegati, fatto ad Astana il 21 dicembre 2015. L’Accordo è dunque uno strumento per promuovere relazioni più approfondite con il Kazakhstan. Paese che non è tra i destinatari della Politica europea di vicinato (PEV), e costituisce al contempo un percorso di avvicinamento all’aquiscomunitario.
Gli accordi rafforzano la cooperazione con altri Stati
Finalità più specifiche dell’Accordo sono quindi l’istituzionalizzazione di un dialogo sui valori condivisi. Quali democrazia, stato di diritto, governance, diritti umani, libertà fondamentali, diritti delle minoranze, economia di mercato e sviluppo sostenibile; la cooperazione in politica estera e di sicurezza, sulle tematiche della non-proliferazione delle armi di distruzione di massa, del disarmo e della prevenzione dei conflitti; l’approfondimento delle relazioni commerciali; il miglioramento della stabilità macroeconomica, della fiscalità e delle politiche per lo sviluppo sostenibile e sociale del Paese; la cooperazione rafforzata in settori chiave quali l’energia, i trasporti, l’agricoltura, la sanità pubblica, la scienza e tecnologia, l’istruzione, la cultura, la società dell’informazione e i media, le questioni migratorie, infine la lotta al terrorismo e al crimine organizzato; la convergenza del quadro legislativo, regolamentare e amministrativo.
(LaPresse)