CASERTA (Anastasia Leonardo) – Il suo intervento è previsto in chiusura di giornata, almeno stando alla brochure che il Pd ha fatto circolare con appena 72 ore di anticipo: alle 19 di stasera il sindaco di Caserta Carlo Marino è atteso a Napoli, ai Quartieri Spagnoli, alla convention che il partito ha organizzato per il segretario nazionale Elly Schlein. Una serie di tavole tematiche, che servono a parlare di autonomia differenziata: Marino è stato inserito tra i relatori di quella intitolata “Enti locali: più vicini alle persone”. Chi meglio di lui, sindaco della città capoluogo e presidente dell’Anci Campania, poteva essere più adatto? Eppure, qualcosa non torna.
Fedelissimo di De Luca
Marino è un amministratore del Pd, è vero, ma è anche ritenuto tra i più leali sostenitori del presidente della Regione Vincenzo De Luca, che la manifestazione napoletana della Schlein la sta boicottando da prima che venisse ufficializzata. Non a caso nessuno dei consiglieri regionali oggi sarà presente in veste di relatore e, onde evitare fraintendimenti, ha pure fatto convocare a Gennaro Oliviero una seduta di consiglio.
L’iniziativa
E allora che ci fa il nome di Carlo Marino su quella locandina? Il mistero è presto svelato: pare sia stato il deputato Stefano Graziano, recentemente convertitosi sulla via della Schlein, a fare il nome di Marino agli organizzatori. Un modo per costringerlo a prendere pubblicamente posizione. I due sono legati da una lunga militanza e da una antica amicizia, si sono anche dati una mano l’un l’altro in occasione delle competizioni elettorali che li hanno visti protagonisti. Evidentemente per Graziano tanto è bastato per credere che Marino gli ‘dovesse’ in qualche modo questa presenza, nonostante le sue simpatie per De Luca. Simpatie che il governatore non ha per Graziano, a causa della guerra che, attraverso Raffaela Pignetti, gli ha mosso per la gestione dell’Asi (e che De Luca ha vinto senza se e senza ma).
Preso alla sprovvista
Nello scambio di ‘carinerie’, dunque, ci è finito il sindaco Marino, che – da uomo di partito e rappresentante delle istituzioni – non si è tirato indietro e ha detto, al momento dell’invito del suo partito: “Obbedisco”. Eppure c’è chi giura che per crederci deve vederlo, Marino, nel cortile della Fondazione Foqus dove è atteso. Lo sapremo solo stasera alle 19. Intanto, una cosa è certa: questa uscita di Graziano lo ha messo seriamente in difficoltà, visto che la sua collocazione all’interno del Pd è chiara e solida. Sostenitore della mozione Bonaccini all’ultimo congresso Pd, Marino non ha mai fatto mistero di essere totalmente in linea col governatore De Luca, che solo una gestione miope e autoreferenziale può immaginare di mettere all’angolo. Lui e i suoi. Quella di oggi a Napoli sarà una giornata politicamente importante, e non perché il segretario Schlein parlerà dei motivi per cui il progetto dell’autonomia differenziata non fa bene al Sud. Presenze e assenze descriveranno bene i rapporti di forza all’interno del Pd. E non ci saranno ‘bacchette’ che tengano.
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