Migranti, la Grecia apre un’indagine sulla gestione dei fondi Ue

Le accuse di stampa sono state in parte avanzate dal capo del Servizio di accoglienza e registrazione dei rifugiati

Foto LaPresse - Marco Alpozzi02 Settembre 2015 Mar Mediterraneo ( Italia)Nave Comandante Cigala Fulgosi - P490Nella foto: Ricognizione aerea per l'individuazione dei gommoni e dei barconi al largo delle coste libiche.L'elicottero AB212 della nave, si leva in volo per poter individuare e comunicare la posizione esatta dei migranti. Photo LaPresse - Marco AlpozziSeptember 02, 2015 Mediterranean Sea ( Italy)Nave Comandante Cigala Fulgosi - P490In the pic: aerial recon LaPresseAutorizzazione da richiederemassimo.zanotti@lapresse.itOnly Italy

ATENE (LaPresse/AFP) – Questione migranti in primo piano. La Corte suprema della Grecia ha ordinato lunedì un’indagine su possibili abusi nella gestione dei fondi europei versati ad Atene per affrontare la crisi migratoria del 2015-2016. A seguito di alcuni articoli di stampa comparsi su questo tema.

La Corte suprema della Grecia apre un’inchiesta sulla gestione dei fondi Ue

L’inchiesta finora “preliminare” è stata dunque affidata alla procura finanziaria. Lo riferisce infatti una fonte giudiziaria. Fa seguito a una serie di articoli sulla stampa dell’opposizione di destra, che denunciava una cattiva gestione e possibile appropriazione indebita dei fondi europei da parte del governo.

I fondi erano stati sbloccati per gestire l’arrivo dei migranti

Nel 2015 e 2016 l’Ue aveva sbloccato dei fondi per la Grecia destinati a contribuire alla gestione dell’arrivo sulle isole dell’Egeo, vicine alle coste della Turchia, di circa un milione di migranti e rifugiati diretti in Europa. In particolare siriani.

Le accuse di illegalità 

Le accuse di stampa sono state in parte avanzate dal capo del Servizio di accoglienza e registrazione dei rifugiati, Andreas Iliopoulos. Che in un’intervista al giornale di destra Fileleftheros ha parlato di “illegalità” nella gestione dei fondi. Il suo ministro di riferimento, quello alla Politica migratoria, Dimitris Vitsas, ha poi reagito chiedendone le dimissioni. E respingendo le accuse.

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