ATENE – Quarto giorno di lavori intenso per Papa Francesco in Grecia. Oggi, cuore del suo 35esimo viaggio all’estero, Bergoglio torna a Lesbo dopo 5 anni.
Nel 2016 con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e il Primate ortodosso greco Ieronymos visitò il campo profughi di Moria, firmando una Dichiarazione congiunta con un accorato appello per i rifugiati, i migranti e i richiedenti asilo, impegnandosi anche a “promuovere la piena unità di tutti i cristiani”. Un auspicio per una maggiore collaborazione tra le due Chiese, soprattutto nel servizio della carità.
La partenza da Atene a Mitilene, capoluogo di Lesbo, è prevista per le 8.15 (7.15 italiane) con arrivo alle 9.10 (8.10 in Italia). Alle 9.45 (8.45 italiane)c’è la visita ai rifugiati al ‘Reception and Identification Centre’, che lascerà alle 11.15 locali.
Il centro è l’area attrezzata per l’accoglienza dei rifugiati e sostituisce il centro di Mória, che è stato il più grande campo profughi d’Europa fino al settembre 2020, quando è stato distrutto da un incendio. La nuova area viene chiamata spesso dai greci ‘Mória 2.0’ ed accoglie migliaia di persone.
Rientrato ad Atene, nel pomeriggio alle 15.45 (14.45 italiane) il Papa celebrerà la messa nella ‘Megaron Concert Hall’, considerata patrimonio culturale nazionale, è il tempio della musica e delle attività culturali ed educative della capitale greca.
Alle 18 (le 17 in Italia) è prevista la visita di cortesia Ieronymos II al Papa nella Nunziatura Apostolica ad Atene.
(LaPresse)