ROMA – Per il nostro Paese si prepara un venerdì nero. Domani, infatti, previste su tutto il territorio nazionale manifestazioni anti green pass che, con il nuovo decreto, sarà obbligatorio per accedere ai posti di lavoro. E così dopo il flop di sabato del ministro degli interni Luciana Lamorgese a Roma e Milano, ora si cerca di correre ai ripari con un piano ad hoc per prevenire eventuali manifestazioni di violenza con lo spiegamento delle forze dell’ordine nei punti più caldi.
Lo sciopero
In forte fibrillazione gli operai dei porti che preannunciano uno sciopero ad oltranza se non verrà abolito il green pass e quello degli autotrasportatori che minacciano di bloccare la distribuzione delle merci su tutto il territorio nazionale. Il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè ha spiegato che si sta “valutando di invitare le imprese a fermare i camion. Ci auguriamo di no, ma ne stiamo discutendo”. Nel contempo Secondo Sandiano, presidente di Assotrasporti, l’associazione nazionale di categoria degli autotrasportatori in collaborazione con Eumove, l’associazione paneuropea per la mobilità ha spiegato che “se il Governo intende procedere in questa direzione, è giusto e doveroso pretenderne l’esibizione da parte di tutti i lavoratori che operano sul territorio nazionale, italiani o stranieri che siano”. E proprio per gli autotrasportatori esteri si pone la questione in quanto per la buona parte di essi “non vige al momento l’obbligo del pass”.
Periodo impegnativo
Da domani, dunque, in l’Italia per le forze dell’ordine comincia “un periodo impegnativo – spiegano dal Viminale – in quanto impegnate per intensificare le attività di prevenzione delle possibili cause di turbativa, con il rafforzamento dei dispositivi di osservazione e di vigilanza del territorio e degli obiettivi sensibili, nonché dei servizi di monitoraggio dei siti web e dei social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole”.