MILANO – A Milano l’allerta resta alta in vista della manifestazione No Green pass che partirà domani pomeriggio intorno alle 17 dalla centralissima piazza Fontana. A partecipare, oltre i circa 5 mila ‘habitué’ che ormai da diverse settimane scendono in piazza invocando la “libertà” di non vaccinarsi, ci saranno con ogni probabilità persone da tutta la Lombardia e da altre parti d’Italia. La sorveglianza ad edifici particolarmente significativi come il Tribunale, la Prefettura, ma anche le sedi di partiti politici e sindacati, le redazioni dei media, e altri possibili obiettivi scientifici è stata rafforzata.
Gli organizzatori hanno cercato di concordare un percorso per il corteo con la Questura, senza però riuscirvi. I manifestanti avevano anche chiesto una deroga ai Daspo urbani disposti dal Questore nei confronti di alcuni esponenti del movimento No Green pass che nelle scorse settimane si sono distinti nel corso delle manifestazioni non preavvisate in modo da permettere anche a loro di prendere parte alle proteste dopo l’entrata in vigore del passaporto verde.
Misure che tuttavia non è stato possibile revocare. A questo punto gli organizzatori – che avevano chiesto di poter raggiungere piazza Duomo, la Prefettura e sfilare sotto la Rai di corso Sempione e raggiungere le sedi di diversi quotidiani milanesi – hanno deciso di revocare il preavviso. A questo punto la manifestazione potrebbe seguire un percorso imprevedibile e alcuni No Green pass potrebbero tentare di mettere a segno qualche gesto dimostrativo o di occupare edifici particolarmente significativi per la vita cittadina, sulla scia di quanto avvenuto una settimana fa a Roma, dov’è stata presa di mira la sede nazionale della Cgil.
LaPresse