BRINDISI – “Visto il momento delicato, non possiamo farci scappare il cliente che non ha il Green pass. Ci vuole molto a fidelizzare e poco a perdere”. Lo dice la presidente della sezione di Brindisi e provincia della Federazione nazionale autonoma imprenditori e liberi professionisti (Fenailp) a proposito del Green pass, Francesca Scatigno, in una nota, in cui esprime e a nome della categoria anche dubbi sulle procedure di controllo all’ingresso.
“Vista la non obbligatorietà del vaccino, chi entrerà in un ristorante senza Green pass, correrà il rischio di essere considerato un untore”, dice. “Per scansionare i pass all’ingresso dobbiamo assumere uno steward all’entrata?” chiede. “Parliamo di una spesa insostenibile e inaccettabile. E poi – aggiunge – con che cosa effettueremo la lettura dei pass, dovremo acquistare un apposito lettore dotato di un programma di censimento”.
“Il discorso non può limitarsi a un semplice sì o no al Green pass, ma è necessario affrontare ogni sfaccettatura della questione, con un’attenzione speciale agli imprenditori messi in ginocchio da tanti mesi di chiusura, perché non vogliamo sostegni, ma tornare a vivere con i frutti del nostro lavoro”, conclude Scatigno.
(LaPresse)