ROMA – Scattati i controlli in tutta Italia alle fermate di bus e tram e agli ingressi delle metropolitane sul possesso del Green pass. Con il primato del primo multato registrato a Roma: un 50enne trovato senza certificazione verde mentre scendeva dal bus a piazzale Flaminio e che ora dovrà pagare 400 euro di ammenda. Le “pattuglie miste”, formate dal personale delle aziende di trasporti affiancato dagli agenti di polizia locale, sono disseminate in tutte le città, nei punti di maggior affluenza in corrispondenza dei principali snodi.
A Roma a partire da questa mattina fino al tardo pomeriggio, le pattuglie della Polizia Locale di Roma hanno eseguito oltre 4mila controlli, rilevando una decina di casi irregolari per i quali gli agenti hanno dovuto procedere con la relativa sanzione. Circa 400 le verifiche sul rispetto dell’obbligo di mascherina. Nella Capitale sono 100 le risorse della polizia locale “specificatamente destinate a questo tipo di controllo, a turno”, come conferma il vice-comandante della polizia locale di Roma Capitale, Stefano Napoli, dopo una giornata di controlli che, assicura, “stanno andando molto bene” anche grazie alla “assoluta collaborazione da parte dei cittadini”. Di più: “Ho personalmente registrato delle manifestazioni molto positive da parte delle persone su questa azione di controllo – spiega – perché la lotta al covid ci deve vedere tutti protagonisti”.
Autolinee Toscana, gestore unico regionale del trasporto pubblico locale su gomma, ha predisposto 80 addetti alla verifica del Green pass ‘base’, 26 dei quali a Firenze che presidiano a rotazione altrettante fermate di autobus e tramvia. Anche qui è stato trovato un passeggero non in regola perché il vaccino fatto non è riconosciuto dall’Ema.
A Napoli, i controlli oggi si sono concentrati all’ingresso dei tornelli a porta Nolana e a piazza Garibaldi, due stazioni importanti della Circumvesuviana. “Nei casi in cui il Green pass non c’era abbiamo invitato l’utente a non salire sul treno”, spiega a LaPresse Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, Ente Autonomo Volturno, che gestisce il trasporto pubblico. Anche qui, nessuna criticità. Come spiega De Gregorio, “le circolari sia della prefettura che del ministero raccomandano sempre di essere ‘soft'” per “evitare che si crei il caos”. Questo perché le disposizioni hanno “più una funzione educativa”, sottolinea. Si vuole quindi “far passare un messaggio culturale, cioè che ci dobbiamo vaccinare” o “comunque ‘tamponare’ prima di prendere i mezzi pubblici” per “dare a tutti la sensazione di viaggiare in assoluta sicurezza”.
L’Anm, l’azienda napoletana mobilità, ha partecipato peraltro ai controlli coinvolgendo l’apparato della security e contribuendo a campione al controllo dei passeggeri prima che questi salissero sui mezzi pubblici. “Un lavoro che Anm – fa sapere l’azienda – ha effettuato avendo assoluta cura di mantenere la fluidità dei flussi passeggeri ed evitando assembramenti potenzialmente conseguenti a tali controlli”.
L’azienda di trasporto pubblico napoletano ha lavorato nei giorni scorsi mettendosi a disposizione delle forze di polizia, fornendo dettagli sui luoghi da controllare. E mettendo a disposizione i propri controllori che in futuro accompagneranno le forze dell’ordine per il controllo dei ticket, mentre la verifica dei certificati verdi è affidata ai circa 50 vigilanti di una società di security.
La prima giornata di controlli con la nuova normativa sul Green pass è quindi passata senza grandi drammi. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese a fine serata ha espresso il suo apprezzamento ai cittadini “per lo spirito di collaborazione dimostrato” che ha permesso “un’ordinata opera di verifica dei certificati verdi da parte delle forze di polizia, delle polizie locali, del personale delle aziende di trasporto e degli esercenti”.
“I prefetti e le forze di polizia insieme ai sindaci e alle polizie locali continueranno a garantire il massimo impegno per assicurare il rispetto delle nuove e più stringenti regole”, ha aggiunto Lamorgese che assicura che “già nei prossimi giorni, le prefetture verificheranno l’efficacia dei piani predisposti a livello territoriale, adottando, se necessario, un’eventuale rimodulazione delle misure”.(LaPresse)