MILANO – Il green pass “non è discriminazione, è protezione della popolazione. Non è tipicamente italiano, è stato messo in gran parte dei Paesi occidentali. Si tratta di sicurezza”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a ‘Morning news’ su Canale5. Le minacce dei no vax? “Coloro che fanno le minacce sono davvero un numero esiguo, ma sono estremamente rumorose. È anche l’effetto dei social e i social non aiutino. Il green pass viene interpretato come un obbligo indiretto della vaccinazione ma è anche un importante strumento diagnostico”, ha aggiunto.
“Abbiamo 130mila morti alle spalle e probabilmente 30mila davanti. Non lo dico io ma ho estrapolato i dati dall’Oms e da Kluge. Non è una presa in giro”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a ‘Morning news’ su Canale5. “Se la vaccinazione dovesse rimanere così, abbiamo circa 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. Se dovesse esserci una mortalità dell’1%, questi sono i numeri. Questo messaggio tende a dire: vacciniamoci perché ancora non abbiamo finito. La percentuale raggiunta oggi era utile un anno fa, oggi con la variante Delta” non basta, ha aggiunto.
(LaPresse)