Grillini e leghisti divisi su tutto (o quasi). Dopo Tav, migranti e vaccini anche la Nuova via della seta fa litigare gli alleati

Sull’Alta velocità è in corso un tira e molla di facciata: ormai però l’indirizzo sembra chiaro. L'esecutivo propende per il sì

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giuseppe Conte

Tav, migranti, legittima difesa, vaccini autonomia alle Regioni ed ora la ‘Nuova via della sete’: Movimento 5 Stelle e Lega sembrano divisi su tutto (o quasi).

Sull’Alta velocità è in corso un tira e molla di facciata: ormai però l’indirizzo sembra chiaro. L’esecutivo protende per il sì. La mossa del governo è servita sostanzialmente postdatare la decisione ufficiale: ha guadagnato qualche mese di tempo, magari per arrivare alle Europee lasciando intendere all’elettorato del Carroccio che si farà e a quelli dei grillini che è possibile che venga bloccata (ipotesi a questo punto remota). La verità è che i bandi, con buona pace dei 5 Stelle più integralisti, sono partiti.

Sulla legittima difesa c’è stato poco da fare: Matteo Salvini ha vinto il braccio di ferro come pure lo vincerà, salvo colpi di scena, con l’autonomia da garantire alle Regioni.

L’ultimo caso politico è rappresentato dalla Nuova via della seta. Il sì degli italiani al progetto non è piaciuto agli americani e neppure a tutti i leghisti. Felice invece i grillini. Per placare le polemiche è stato necessario l’intervento diretto di Palazzo Chigi che ha confermato l’identità euroatlantica del Belpaese.

Mentre Luigi Di Maio, fresco di nuova relazione con Virginia Saba, si prende di fatto il Movimento 5 Stelle, mettendo ai margini Beppe Grillo, i consensi stentano a decollare. I troppi rospi che la Lega ha fatto ingoiare ai grillini stanno causando la fine della creatura creata da Casaleggio e dal comico ligure.

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