ROMA – Torna a parlare della sua idea di democrazia Beppe Grillo, che sul suo blog ha pubblicato una sua intervista rilasciata alla trasmissione americana Gzeroworld.
Grillo, da “comedian” a politico
Ian Bremmer, il giornalista che lo intervista, gli chiede incredulo come ci si senta a passare dall’essere un “comedian” al fondatore di un partito che è ora al governo italiano. “Come hai fatto ad arrivare fin qui?“, chiede Bremmer a Grillo, che attacca subito a parlare della piattaforma Rousseau Grillo. “Questa è l’idea del movimento: fornire strumenti di espressione politica a chiunque si trovi dietro un computer o un Iphone“. Tuttavia, precisa “è un’idea che si sta ancora evolvendo, un work in progress“.
Grillo passa dunque a parlare del sistema democratico odierno. Parte da un calcolo percentuale il fondatore del Movimento 5 Stelle, secondo il quale la democrazia sia ormai cosa vecchia. E’ semplice: “quando meno del 50% va a votare, se prendi il 30% del 50%, hai preso il 15%“, ha detto Grillo al giornalista americano che lo intervista.
La proposta “random” di Beppe Grillo
“Oggi sono le minoranze che gestiscono i Paesi“, afferma Grillo, che propone la sua idea su come governare un paese. Per l’ex comico la democrazia potrebbe essere benissimo “sostituita con qualcos’altro, magari con un’estrazione casuale“.
Affidarsi al caso, dunque, sarebbe il sogno politico di Grillo, per il quale “potremmo scegliere una delle due camere del Parlamento così, casualmente, in maniera proporzionata sulla popolazione“.
“Uscire dall’euro? Il movimento ha diverse anime”
“Sembrava che uno dei capisaldi del M5S fosse quello di uscire dall’Europa, cosa che non sembra nei piani del governo odierno. Perché avete cambiato linea?” chiede Bremmer a Grillo. “Il movimento ha diverse anime. Anche io e Casaleggio avevamo idee diverse. Abbiamo proposto un referendum sull’euro. Far decidere al popolo italiano se rimanere dentro l’euro, non l’Europa, nell’Euro o no“, spiega Grillo.
Il piano B
“Il referendum è un modo per iniziare una conversazione su un ipotetico piano B. Noi non abbiamo un piano B, in caso succedesse qualcosa. Oggi da un momento all’altro cambia tutto, basta un tweet dall’altra parte del mondo per trasformare la politica economica di una nazione. Devi avere un piano B. Sono sicuro che la Germania e la Francia ne hanno uno“, ha continuato Beppe Grillo.
“Il referendum è uno strumento. Il metodo più democratico che conosco è avere un referendum online, su tutti gli argomenti. Direttamente sul mio pc, sul mio smartphone, per ogni persona. Abbiamo bisogno che questa tecnologia sia disponibile. Questa è la vera anima del Movimento 5 Stelle. Dare degli strumenti, per tutti e poi essere biodegradabili. È un movimento biodegradabile. Quando i cittadini saranno più consapevoli e avranno la conoscenza e la volontà di come poter decidere e prendersi cura della loro vita, il movimento non avrà più senso di esistere“, ha concluso.