Milano (LaPresse) – “I gilet gialli hanno venti punti di programma, non parlano solo di tasse, vogliono il reddito di cittadinanza, pensioni più alte… tutti temi che abbiamo lanciato noi, ma sui giornali finiscono per aver contestato le tasse sulla benzina, cioè l’unica cosa giusta che ha fatto Macron”. Non ha dubbi il garante del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo in un colloquio con il Fatto Quotidiano. Affermando che il prezzo della benzina “dovrebbe essere molto più alto. Se consideriamo le esternalità negative prodotte dalle automobili, almeno il doppio di quello che paghiamo oggi”. Secondo Grillo la politica dovrebbe dire: “Entro quattro anni la benzina andrà a quattro euro, il primo anno sale di un euro, il secondo di un altro euro e così via. Regolatevi di conseguenza, solo così si innesca l’innovazione”.
Anche la burocrazia è superabile: “In Giordania i profughi siriani fanno la spesa al supermercato poi avvicinano l’occhio a un lettore e il conto viene scalato dalla somma che hanno a disposizione, possiamo riuscire a fare qualcosa anche noi”. Del governo Conte Grillo parla poco e niente, e su Luigi Di Maio liquida gli attacchi per le irregolarità nell’impresa gestita dal padre con una battuta: “La carriola era senza assicurazione”, ma aggiunge anche: “Ce la siamo cercata, quando dicevo onestà, onestà spiegavo che non te lo devi dire da solo che sei onesto, te lo devono dire gli altri”.