Gruppo moderato, primi intoppi per la maggioranza Fico-Pd

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Campo largo, Mastella frena
Campo largo, Mastella frena

CASERTA – La maggioranza guidata da Roberto Fico, nonostante l’alta percentuale raggiunta alle urne, non è una corazzata inattaccabile. Il pasticciaccio del gruppo unico dei moderati Noi di Centro-Casa riformista (annunciato da Mastella e subito sconfessato dai renziani e criticato dai socialisti di Avanti Psi) dimostra, se ce ne fosse stato bisogno, che il connubio fra il presidente e i centristi è un matrimonio d’interesse. L’intervento di Armando Cesaro, che ha negato ogni contatto per formare un gruppo unico, non ha dissipato i dubbi: negli ambienti di maggioranza si dà per certo che la trattativa ci sia e d’altra parte sembra difficile che un politico di lungo corso e di solida militanza democristiana come Clemente Mastella si lasci andare a ricostruzioni fantasiose. Insomma, il gruppo a 5 è un tema sul tavolo, anche se i renziani al momento frenano.

Se Mastella ha parlato di contatti con Stanislao Lanzotti, Cesaro e i consiglieri regionali hanno subito ribattuto che “apprezziamo ogni segnale di attenzione e dialogo nel rispetto dei ruoli istituzionali, ma riteniamo doveroso chiarire che ogni eventuale interlocuzione con altre forze politiche, qualora valutata opportuna, sarà condivisa preventivamente con la guida nazionale del partito e con il nostro leader Matteo Renzi, cui compete l’indirizzo politico complessivo di Italia Viva”. L’obiettivo dell’alleanza è di evitare derive pentastellate nella maggioranza: non a caso il team centrista unificato avrebbe lo stesso numeri di consiglieri dei 5 stelle. Va poi ricordato che anche Vincenzo De Luca ha diversi consiglieri a lui fedeli, fra i 4 componenti del gruppo “A testa alta” e altri disseminati qua e là.

Senza contare che anche nel gruppo del Pd ci sono Giorgio Zinno (più votato in assoluto) e Salvatore Madonna che rispondono all’ex capogruppo Mario Casillo e non appartengono alla schiera dei fedelissimi di Elly Schlein e – in Campania – dell’europarlamentare Sandro Ruotolo e del deputato Marco Sarracino. La capolista Francesca Amirante, che al contrario è riconducibile alla componente della segretaria nazionale, non ha certo avuto un risultato elettorale schiacciante. Con tutti questi ostacoli, è certo impensabile che l’amministrazione possa cadere, ma su singoli provvedimenti (si pensi alla controversa introduzione di un reddito di sostegno regionale) gli “eretici” della maggioranza potrebbero rendere la vita difficile a Fico.

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