CITTA’ DEL GUATEMALA (Rita Sparano) – Momenti di altissima criticità per il Guatemala. L’eruzione improvvisa del Vulcano del Fuego ha provocato ingenti danni a cose e persone. Il bilancio provvisorio è di già 25 persone rimaste uccise e di 20 ferite, mentre in migliaia si sono visti costretti a lasciare le proprie abitazioni, ricoperte da uno spesso manto di cenere che pesa sui tetti delle case. Numerosi i dispersi.
Le vittime dell’eruzione in Guatemala
Stando alle informazioni diffuse dall’Agenzia per il soccorso nazionale di disastri, le vittime sono in gran parte contadini la cui abitazione si trovava a est del vulcano.
Sorpresi dalla violentissima esplosione del vulcano, non avrebbero fatto in tempo a sfuggire al rovente fiume di lava che si è immediatamente riversato sui loro villaggi. Circa tremila gli evacuati.
Pessime le notizie per la popolazione. Le autorità locali hanno allarmato i cittadini raccomandando la massima precauzione vista la pericolosità della situazione, che non accenna a migliorare. E’ infatti previsto un bilancio ben più alto, dal momento che la cenere che continua a venir giù dal cielo sta ricoprendo velocemente le case. Il rischio di crolli è altissimo.
La furia del vulcano
Quella avvenuta nelle scorse ore in Guatemala è la seconda eruzione del vulcano del Fuego dall’inizio dell’anno, e certamente la più violenta. Una fitta colonna di cenere si è alzata ad altissima quota, ben 4 chilometri, provocando una fitta pioggia di lapilli incandescenti. Il vulcano, tra i più attivi dell’America Centrale, minaccia una popolazione di oltre un milione di abitanti, considerando la sua vicinanza alla capitale del paese. Vista la densa nuvola di fumo e cenere presente a pochi chilometri dalla città, per precauzione l’aeroporto internazionale di Città del Guatemala è stato chiuso per scarsa visibilità. Sono in corso tentativi di allontanare la cenere al fine di riaprire al più presto lo scalo degli aerei.