KIEV – “I russi si sono ritirati da Kramatorsk”. La notizia è stata diffusa dallo Sato Maggiore di Kiev secondo il quale “le unità ucraine hanno inflitto perdite significative al nemico durante il suo tentativo di offensiva nelle aree degli insediamenti di Verkhnokamianske, Belogorivka e Gryhorivka”. Le forze militari russe sono state ricacciate indietro vicino a Dolyna, mentre “sono in corso pesanti bombardamenti con mortai e artiglieria lungo la linea di contatto nelle direzioni di Avdiyivka, Kurakhiv, Novopavlivka e Zaporizhia”.
La denuncia
E il Cremlino, per bocca del ministro degli affari esteri di Mosca, Sergej Lavrov, ha lanciato l’accusa a quanti stanno appoggiando l’Ucraina nelle guerra contro la Russia : “I Paesi occidentali – ha detto – devono rendersi conto di essere responsabili della morte dei civili nelle repubbliche del Donbass e in altre parti dell’Ucraina dove il regime di Kiev sta usando le armi fornite dall’Occidente contro i civili soprattutto a scopo intimidatorio, il che è terrore di Stato”. Intanto i russi si preparano all’attacco di Sloviansk, che in queste ore è sotto intensi bombardamenti: i pochi abitanti rimasti sono stati invitati ad andar via da parte delle autorità locali. “È importante – ha detto il sindaco Vadim Lyakh – evacuare quante più persone possibile: 144 persone sono scappate oggi, inclusi 20 bambini”.
La condanna
E l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha espressamente condannato la “guerra senza senso della Russia in Ucraina” chiedendo inoltre “la fine delle insopportabili sofferenze dei civili”. Bachelet ha poi chiesto il risarcimento per le vittime della guerra: “Dallo scoppio delle ostilità – ha precisato – sono stati documentati più di 10.000 morti o feriti tra i civili in tutta l’Ucraina, con 335 bambini tra i 4.889 decessi”. Blachelet ha spiegato che “mentre entriamo nel quinto mese di ostilità, il bilancio del conflitto in Ucraina continua ad aumentare”.