ROMA – Bombe nella notte vicino a Kharkiv. Il bilancio è pesante: 4 morti, tra cui 2 bambini, che fanno tornare alla mente altri corpicini rinvenuti dopo l’attacco di ieri sull’ospedale pediatrico di Mariupol.
Alle prime ore dell’alba è stato preso di mira dai russi un edificio residenziale. E quasi in contemporanea sono stati sganciati ordigni sul villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese, dove una bambina di 5 anni è rimasta ferita. Si scava intanto tra le macerie per recuperare altri cadaveri.
Oggi è il giorno della speranza. SI dovrebbero aprire altri corridoi umanitari per consentire a donne e bambin di lasciare le zone sotto assedio.
Comincerà alle 10.45 locali (8.45 in Italia) il quarto tavolo di mediazioni. Questa volta voluto e organizzato dal premier Erdogan in Turchia. Un faccia faccia tra due esponenti politici di primo piano: i ministri degli Esteri, di Russia e Ucraina, Lavrov e Kuleba. E dell’esito verrà informato il presidente degli Usa, Joe Biden. Da Kiev fanno sapere che si sono detti pronti alla “soluzione diplomatica e a discutere la richiesta russa di neutralità, ma non cederà un solo centimetro di territorio”. Il Cremlino chiede che “i colloqui tengano conto del fatto che le repubbliche di Donetsk e Lugansk sono stati sovrani e indipendenti e devono essere riconosciute come tali”.
E’ calendarizzato pure un tavolo di mediazione in Polonia: arriverà la vicepresidente americana Harris che incontrerà presidente e premier all’indomani dell’annuncio da parte del governo di Varsavia di usare i Mig-19 in Ucraina, a cui gli Usa hanno risposto con un secco ‘No’. Intanto le sanzioni contro Mosca vanno avanti. A tal proposito è previsto un vertice del Consiglio europeo mirante ad indebolire economicamente Russia e Bielorussia.