Guerra in Ucraina, botta e risposta von der Leyen-Medvedev sul default della Russia

Guerra in Afghanistan (AP Photo/David Guttenfelder, File)

ROMA – E’ botta e risposta tra von der Leyen e Medvedev su un possibile default russo causa la guerra. La presidente dell’Ue lo ha dichiarato in una intervista rilasciata ad un quotidiano tedesco che “le sanzioni ogni settimana entrano più a fondo nell’economia russa – ha spiegato – le esportazioni verso la Russia sono crollate del 70%, 700 aerei russi hanno perso la licenza per mancanza di pezzi di ricambio e aggiornamenti software. Centinaia di grandi aziende e migliaia di esperti stanno voltando le spalle al Paese”. Per cui per “un default in Russia sia solo questione di tempo: il prodotto interno lordo crollerà dell’11%. Putin – ha concluso – sta distruggendo anche il suo stesso Paese e il futuro del suo popolo”.

La risposta di Medvedev

Non si è fatta attendere la replica su Telegram dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa: “Il default della Russia – ha dichiarato – potrebbe trasformarsi in un default dell’Europa. Sia morale che, molto probabilmente, materiale”. E ha poi aggiunto a mo’ di sfida: “Bene, allora, provalo”, rivolgendole accuse di avere puntato alla bancarotta di Mosca come “il piano segreto dei masochisti di Bruxelles. La questione non riguarda più la sofferenza di persone esauste, non la fine di un’operazione militare speciale, non la pace tanto attesa in Ucraina, ma il default della Russia”.

L’escalation

Medvedev ha poi concluso che “il sistema finanziario dell’Ue non è del tutto stabile e la gente sta perdendo fiducia”. Inoltre “le autorità dell’Unione europea dovrebbero aspettarsi una forte gratitudine da parte degli europei per l’iperinflazione che non può essere attribuita ai vili russi, per la mancanza di alimenti primari nei negozi e per l’afflusso di rifugiati che provocherà un’ondata di crimini”. 

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