KIEV – Dopo le esplosioni nella notte a Mykolaiv, il primo cittadino di Mykolaiv, Oleksandr Senkevich ha raccomandato la popolazione a rimanere al riparo in quanto “l’esercito ucraino ha riferito che le forze russe hanno organizzato assalti a più centri nell’Ucraina orientale mentre cercavano di espandere il controllo nell’area, ma non tutti hanno avuto successo”. Nella nota quotidiana lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha spiegato che “l’esercito russo ha continuato a lanciare attacchi di artiglieria e aerei sul porto assediato di Mariupol, concentrandosi sul blocco dei combattenti ucraini nell’acciaieria Azovstal”.
L’appoggio incondizionato
Il capo della politica estera dell’Unione europea Josep Borrell prima dell’avvio del vertice ministeriale dei G7 a Weissenhaeuser Strand, in Germania non ha avuto dubbi nel dichiarare la disponibilità dell’Ue in questo conflitto a Zelensky: “Forniremo – ha detto – armi, carri armati, artiglieria pesante, munizioni, le cose di cui hanno bisogno” Borrell ha spiegato che il G7 mostrerà un ”fronte unito per sostenere l’Ucraina”.
Gli scontri
Intanto l’esercito russo ha bombardato con ka propria artiglieria le città nei pressi di Donetsk come Lyman, Bakhmut e Kurakhiv, mentre si sono verificati degli scontri in direzione di Novopavlovsk e Zaporizhzhia. Da parte sua l’esercito ucraino ha sostenuto che “Mosca sta trasferendo ulteriori unità di artiglieria nelle aree di confine vicino alla regione settentrionale di Chernihiv. E in queste ore il sindaco di Mariupol, Petro Andryushenko ha dichiarato che “le truppe russe sotto copertura dei bombardamenti stanno cercando di irrompere nel territorio dello stabilimento metallurgico Azovstal, dove si stanno difendendo i combattenti ucraini della guarnigione di Mariupol. La situazione si complica di giorno in giorno”.
Il consuntivo
Secondo i dati forniti dall’esercito di Kiev sarebbero almeno “26.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione” de che “dopo 79 giorni di conflitto si registrano anche 200 caccia, 162 elicotteri e 405 droni abbattuti”. Dal canto loro avrebbero invece distrutto “1.205 carri armati russi, 542 pezzi di artiglieria, 2.900 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 95 missili da crociera, 193 lanciamissili, 13 navi, 2.042 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 88 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali”.