KIEV – Le forze armate russe hanno preso il pieno controllo dell’acciaieria Azovstal a Mariupol, in Ucraina, ultima roccaforte della resistenza nazionale nella città. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, che ne ha informato il presidente Vladimir Putin. L’impianto è “totalmente liberato” dai combattenti ucraini, ha detto Shoigu. Non c’è per ora conferma da Kiev; si tratterebbe della fine di un assedio di circa tre mesi, che ha ridotto la gran parte di Mariupol in rovine e fatto stimare 20mila persone morte.
Le forze armate hanno preso Mariupol, dopo che l’ultimo gruppo di 531 combattenti ucraini sul territorio dell’acciaieria Azovstal si è arreso. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, secondo Ria Novosti. Ha aggiunto che dal 16 maggio sarebbero 2.439 i combattenti ucraini del battaglione Azov che si sarebbero arresi.
“Il cosiddetto comandante del battaglione nazista Azov è stato portato fuori dal territorio dell’acciaieria in uno speciale veicolo blindato, a causa dell’odio degli abitanti di Mariupol e del loro desiderio di massacrarlo per le numerose atrocità da lui commesse”. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, descrivendo la resa dei combattenti ucraini dell’acciaieria Azovstal e la loro uscita dal territorio della centrale, secondo l’agenzia Tass.