KIEV – Pioggia di missili russi vicino a Zaporizhzhia, ben 18, che hanno causato la morte di una persona. La notizia è stata diffusa dal Kyiv Independent. Il governatore dell’Oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha dichiarato che “i missili sono stati lanciati contro aree residenziali della città”. Il primo cittadino di Komyshuvakha, Yuri Karapetyan, ha informato che “una persona è stata uccisa, tre sono rimaste ferite e circa 60 case sono state danneggiate”.
Ponti saltati
Mossa strategica dell’esercito ucraino: fatti saltare due ponti sul fiume Siversky Donets nei pressi del villaggio di Bilohorivka per fermare l’avanzata russa. Lo ha dichiarato direttamente il ministero della Difesa ucraino avallato da immagini satellitari a dimostrazione di quanto avvenuto. Intanto il governo della regione meridionale di Kherson ha deciso di chiedere a Vladimir Putin di “renderla parte della Federazione russa”. La notizia è stata data dal vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov.
L’apertura
E il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato il monito: “Kiev sta esaurendo la pazienza per tenere negoziati con la Russia: siamo pronti a condurre questi negoziati, questi colloqui, purché non sia troppo tardi”. La guida dell’Ue, Von der Leyen ha sottolineato che in un momento delicato come questo “è in gioco l’ordine mondiale basato sulle regole”.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha fatto sapere che “il Cremlino non vuole una guerra in Europa e spera che un proprio successo militare costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Usa e dai suoi alleati”. In tutta risposta dagli Usa giunge l’approvazione di un ennesimo pacchetto di “aiuti – militari, economici e umanitari” diretti all’Ucraina da 40 miliardi di dollari voluto direttamente dal presidente americano, Joe Biden. Il pacchetto è stato approvato alla Camera con 368 voti a favore e soli 57 contro
