KIEV – Strage alla stazione di Dnipropetrovsk: almeno 22 morti tra cui 2 bambini ed oltre 50 feriti. E’ il bilancio di un bombardamento russo avvenuto poche ore fa. La strage all’indomani del Giorno dell’Indipendenza. E nel corso della celebrazione dell’anniversario, il presidente Volodymyr Zelensky non ha lesinato attacchi ai nemici russi: “Ci batteremo fino alla fine, senza nessun compromesso. Per noi – ha continuato – l’Ucraina è l’intera Ucraina, tutte e 25 le regioni, senza concessioni o compromessi. Non importa che esercito abbiate, ciò che conta è la nostra terra e lotteremo per questo fino alla fine”.
Di Maio a Kiev
E oggi il nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è a Kiev per un incontro proprio con Zelensky e l’omologo ucraino Dmytro Kuleba, oltre che per recarsi a Irpin. Ma non solo Di Maio. Anche il premier inglese, Boris Johnson, ha voluto far visita a Zelenzky: “Credo – ha dichiarato – che l’Ucraina possa vincere e che vincerà”. Mentre dagli Usa sono in arrivo quasi 3 miliardi di dollari: “La più grossa tranche di assistenza alla sicurezza finora fornita», ha detto il presidente Joe Biden.
I bersagli russi
Intanto non rallentano i bombardamenti russi sull’Ucraina. Sotto tiro il sud e il Donbass, da Kharkiv e Dnipro, fino a Zaporizhzhia. Secondo le autorità locali “sono stare colpite anche le infrastrutture della città che ospita la centrale nucleare e un dipendente dell’impianto sarebbe stato ucciso da un colpo di mortaio mentre era a bordo di un taxi”.