Guerra, sale il costo del gas: si studiano le strategie di risparmio

Impianto di gas (AP Photo/Michael Sohn, File)

ROMA – I Paesi europei studiano le strategie nazionali di risparmio da mettere in atto per ridurre la dipendenza dal gas russo. Già l’accordo di Bruxelles stipulato all’inizio del mese di agosto prevede la riduzione volontaria dei consumi del 15%. Così come Francia, Germania e Spagna, anche l’Italia si studiano le linee guida del piano di risparmio.

Italia al lavoro

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha già anticipato dal piano di risparmio, la riduzione delle temperature dei termosifoni in inverno con un massimo di 19 gradi e dei condizionatori in estate che prevede una temperatura non meno di 27 gradi con relativa riduzione di un’ora del funzionamento degli impianti. L’esecutivo uscente deve assolutamente lavorare al recupero dei 30 miliardi di metri cubi di gas russo di cui una buona parte, ovvero 25 miliardi, giungeranno dagli accordi previsti con gli altri Paesi come ad esempio l’Africa. Poi bisognerà guardare oltre, ovvero all’integrazione sostanziale dell’energia rinnovabile. E’ ovvio che, tutto dipenderà per il prossimo futuro, dall’andamento del conflitto tra Russia e Ucraina.

I lavori al Nord Stream

Il prezzo del gas ha avuto una sostanziale fiammata che l’ha fatto schizzare a 339 euro al megawattora al Ttf di Amsterdam, contro i soli 25 dello scorso anno. Un ulteriore balzo in avanti potrebbe derivare dalla chiusura dal 31 agosto al 2 settembre del gasdotto Nord Stream, per permettere, almeno questo è stato ufficialmente comunicato, dei lavori di manutenzione ai compressori.

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